SACILE
Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto governativo Fer 1, che stabilisce gli incentivi dello Stato per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, come l'idroelettrico. Lo annuncia l'assessore alle Opere pubbliche Roberto Ceraolo, informando che «questo atto mette fine alle incertezze che negli ultimi tempi avevano messo in allarme i privati, che avevano scelto di investire in questo business, anche se hanno trovato conferma i timori di dover digerire un taglio non banale degli incentivi». Ceraolo aggiunge che anche l'ultimo ostacolo che fino ad ora aveva frenato l'avvio del recupero delle quattro centraline idroelettriche (tre sul Livenza e una sul Rio Paisa), è stato superato.
IL PUNTO
Un decreto che stabilisce anche le regole per l'accesso agli incentivi e che restituisce certezze ai privati. La società Powerlive, vincitrice del project financing, prevede opere per circa 3 milioni di euro. Dopo questa precisazione, l'assessore informa che il progetto per il recupero delle centraline dovrebbe quindi partire concretamente nelle prossime settimane. Il condizionale è d'obbligo, perché il privato, che ha già peraltro ottenuto dalla direzione regionale l'autorizzazione unica per la realizzazione delle due centraline contenute nel complesso della Bella Venezia, «deve quotidianamente fare i conti con la pesante burocrazia che nel nostro Paese accompagna sempre l'esecuzione delle opere pubbliche». Entrando nel merito, informa che per l'apertura del cantiere riguardante le due centraline è necessario mettere in asciutta il tratto del Livenza interessato, e quindi dovranno essere realizzati degli sbarramenti a monte delle due cascate (sui rami Palazzo Ragazzoni e via della Pietà) e a valle nella zona della passerella pedonale dell'Ortazza, area nella quale sarà anche realizzato l'ingresso dei mezzi d'opera. Con il recupero della centralina sul ramo che bagna Palazzo Ragazzoni, sarà realizzata una passerella sovrastante la cascata, che collegherà il cortile del palazzo e la Bella Venezia.
I DETTAGLI
«Un'area - aggiunge - che non poteva essere utilizzata prima dello svolgimento della sagra. Powerlive, la società vincitrice del project per il recupero delle centraline comunali, oltre all'impegno per l'allestimento del cantiere per le prime due centraline, sta concludendo anche la progettazione esecutiva per il recupero di quella di Campo Marzio, che è anche quella che fornirà, una volta riattivata, la maggior quantità d'energia elettrica. Per eseguire i lavori progettati sulle tre centraline che sono poste sullo stesso corso d'acqua, il Livenza, è indispensabile organizzare una diversa temporalità per lo svolgimento dei lavori, stante la necessità di garantire il deflusso dell'acqua del fiume a valle, senza soluzione di continuità, alternando le chiusure dei diversi bracci del medesimo corso d'acqua. Le opere programmate, com'è intuibile, sono di particolare complessità, sia per la consistenza intrinseca delle medesime, sia per la localizzazione degli impianti nel centro cittadino».
Michelangelo Scarabellotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto governativo Fer 1, che stabilisce gli incentivi dello Stato per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, come l'idroelettrico. Lo annuncia l'assessore alle Opere pubbliche Roberto Ceraolo, informando che «questo atto mette fine alle incertezze che negli ultimi tempi avevano messo in allarme i privati, che avevano scelto di investire in questo business, anche se hanno trovato conferma i timori di dover digerire un taglio non banale degli incentivi». Ceraolo aggiunge che anche l'ultimo ostacolo che fino ad ora aveva frenato l'avvio del recupero delle quattro centraline idroelettriche (tre sul Livenza e una sul Rio Paisa), è stato superato.
IL PUNTO
Un decreto che stabilisce anche le regole per l'accesso agli incentivi e che restituisce certezze ai privati. La società Powerlive, vincitrice del project financing, prevede opere per circa 3 milioni di euro. Dopo questa precisazione, l'assessore informa che il progetto per il recupero delle centraline dovrebbe quindi partire concretamente nelle prossime settimane. Il condizionale è d'obbligo, perché il privato, che ha già peraltro ottenuto dalla direzione regionale l'autorizzazione unica per la realizzazione delle due centraline contenute nel complesso della Bella Venezia, «deve quotidianamente fare i conti con la pesante burocrazia che nel nostro Paese accompagna sempre l'esecuzione delle opere pubbliche». Entrando nel merito, informa che per l'apertura del cantiere riguardante le due centraline è necessario mettere in asciutta il tratto del Livenza interessato, e quindi dovranno essere realizzati degli sbarramenti a monte delle due cascate (sui rami Palazzo Ragazzoni e via della Pietà) e a valle nella zona della passerella pedonale dell'Ortazza, area nella quale sarà anche realizzato l'ingresso dei mezzi d'opera. Con il recupero della centralina sul ramo che bagna Palazzo Ragazzoni, sarà realizzata una passerella sovrastante la cascata, che collegherà il cortile del palazzo e la Bella Venezia.
I DETTAGLI
«Un'area - aggiunge - che non poteva essere utilizzata prima dello svolgimento della sagra. Powerlive, la società vincitrice del project per il recupero delle centraline comunali, oltre all'impegno per l'allestimento del cantiere per le prime due centraline, sta concludendo anche la progettazione esecutiva per il recupero di quella di Campo Marzio, che è anche quella che fornirà, una volta riattivata, la maggior quantità d'energia elettrica. Per eseguire i lavori progettati sulle tre centraline che sono poste sullo stesso corso d'acqua, il Livenza, è indispensabile organizzare una diversa temporalità per lo svolgimento dei lavori, stante la necessità di garantire il deflusso dell'acqua del fiume a valle, senza soluzione di continuità, alternando le chiusure dei diversi bracci del medesimo corso d'acqua. Le opere programmate, com'è intuibile, sono di particolare complessità, sia per la consistenza intrinseca delle medesime, sia per la localizzazione degli impianti nel centro cittadino».
Michelangelo Scarabellotto
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