Cellina Meduna, tagli a personale e mutui per sanare il bilancio

Mercoledì 22 Novembre 2017
LA MANOVRA
PORDENONE Il Consorzio di Bonifica Cellina-Meduna rinegozia i mutui con la Cassa depositi e prestiti per alleggerire i pesanti conti dell'ultimo bilancio. Inoltre è stata messa a punto una riorganizzazione interna - di uffici e personale - che consentirà una gestione più efficace dell'ente. La proposta di rinegoziazione ed estinzione anticipata del mutuo per la costruzione di centraline idroelettriche e fotovoltaiche, programma peraltro per quasi due terzi realizzato, è passata nel Consiglio del'ente. Il mutuo di 12 milioni 350 mila euro era stato acceso nel 2013 e attualmente ha per il Consorzio un costo annuo di un milione 503 mila 437 euro fino al 2023. Con la rinegoziazione avviata con la Cassa Depositi e Prestiti giunta alla fase conclusiva, visto che il Consiglio dei Delegati ha dato mandato al presidente Ezio Cesaratto di firmare la stipula del nuovo contratto, il Consorzio il 15 dicembre 2017 restituirà, sulla somma complessiva di 12 milioni 350 mila, 4 milioni 800 mila euro pagando una penale di 558 mila euro e interessi per 153 mila euro. Grazie alla rinegoziazione, spiega il vertice del COnsorzio, dal prossimo anno e fino al 2028, a fronte del restate debito residuo di 3 milioni 758 mila euro, il costo del mutuo annuo sarà così pari a 416 mila euro con una riduzione quindi di 1.080.000 euro.
Altro importante punto esaminato nel corso della riunione del recente Consiglio dei Delegati, è stato quello riguardante la modifica del Piano di organizzazione. Il provvedimento è finalizzato ad assicurare ai futuri esercizi l'equilibrio di bilancio attraverso una riorganizzazione che vede il taglio di una decina di addetti: tutti con i requisiti del prepensionamento, insomma nessuno sarà licenziato. Alla base della decisione assunta vi è anche la constatazione che gran parte delle necessità irrigue e di riconversione, sono state nel comprensorio di competenza risolte e che, comunque per i prossimi anni verranno messe a disposizione modeste ulteriori risorse finanziarie.
Il Consiglio dei Delegati, dopo aver acquisito il parere dei sindacati di categoria dei dipendenti e dello Snebi (Sindacato nazionale enti bonifica e irrigazione) ha così approvato le modifiche al piano con modifiche di ruoli e compiti. Nel corso della riunione è stato deciso che rimane prevista la figura del direttore generale, mentre i compiti svolti dal Servizio di prevenzione e protezione e dall'Ufficio qualità aziendale, verranno riorganizzati nella struttura interna mantenendo il supporto di una società esterna precedentemente incaricata.
Per quanto concerne l'area tecnica competeranno le procedure espropriative e il predetto settore sarà articolato nelle sezioni: progettazione e direzione lavori, procedimenti espropriativi. Il Settore esercizio e manutenzione reti e impianti di produzione sarà articolato nelle sezioni: area irrigua nord, bassa pordenonese e impianti produttivi. Le residue funzioni incentrate nella gestione del protocollo, centralino e spedizione saranno riorganizzate, invece, nel Settore ragioneria, personale e affari generali, che verrà articolato nelle sezioni: Bilancio e contabilità, Personale e affari generali. Confermato nella sua attuale struttura e funzioni il settore Programmazione territoriale e cartografia, la sezione di staff Gestione diga di Ravedis e il settore Catasto e sistemi informativi. Per dare il via alla seconda fase attuativa prevista per l'attuazione del Piano di organizzazione variabile del Consorzio Cellina Meduna, il Consiglio dei Delegati tornerà a riunirsi entro la fine del mese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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