Casera Feron pronta per il rilancio rurale

Venerdì 28 Aprile 2017
Casera Feron pronta per il rilancio rurale
Il recupero della casera Feron ha rappresentato una sfida per l'amministrazione di Cimolais, che sta concludendo in questi giorni il proprio mandato: la realizzazione di oltre 2 chilometri di strada per raggiungere la casera e consentirne il recupero e la ristrutturazione apre nuove possibilità di sfruttamento dei boschi comunali in quota, ma anche speranze di rilancio dell'area anche dal punto di vista turistico. I lavori di completamento della strada forestale di servizio Val Feron sono stati realizzati nell'ambito del progetto Pit Valcellina beneficiando dei fondi del piano di sviluppo rurale. L'intervento di apertura della strada ha richiesto una spesa di circa 275 mila euro e un anno e mezzo di lavoro. Enormi le difficoltà affrontate, tra le quali gli intensi eventi meteorologici che hanno danneggiato la costruenda struttura stradale. Per questo sono state realizzate due distinte bonifiche, che hanno beneficiato di contributo da parte della Comunità montana e che si sono sviluppate in due stralci funzionali di complessivi 55 mila euro ciascuno, riguardanti applicazioni di bioingegneria per interventi di sistemazione scarpate, rinverdimenti e stabilizzazione pendii. Il secondo lotto di opere si concluderà nelle prossime settimane. Il recupero e la ristrutturazione del fabbricato e la creazione di un villaggio di case sugli alberi, finalizzato all'attività turistica, per un importo complessivo di 280 mila euro, ha beneficiato di un finanziamento regionale. La ristrutturazione della casera è stata possibile anche in virtù della realizzazione della strada, che ha permesso di raggiungere la zona con mezzi meccanici e ridurre notevolmente i costi di trasporto dei materiali, diversamente effettuabile con l'elicottero. «La casera - ricordano dal municipio di Cimolais - rappresenta non solo il punto d'arrivo della strada, ma anche il punto di partenza per un utilizzo razionale dei boschi comunali nella valle del Feron e l'auspicato avvio di uno sviluppo turistico dell'area».
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