Case di riposo a caccia di personale Il Cro non ferma le visite programmate

Sabato 7 Novembre 2020
Case di riposo a caccia di personale Il Cro non ferma le visite programmate
CACCIA AL PERSONALE
PORDENONE Non sono solo gli ospedali e i distretti sanitari territoriali (in regione nell'ultima settimana 125 gli operatori sanitari positivi) a fare i conti con il personale che viene colpito dal virus e che deve essere rimpiazzato. Anche nelle case di riposo il problema Covid diventa anche organizzativo. Con gli organici decimati è sempre più difficile riuscire a organizzare i turni e consentire ai servizi di essere erogati. A San Quirino era stati alcuni operatori in pensione a rendersi disponibili per dare una mano alla casa di riposo. Nella residenza anziani di Cordenons (dove gli operatori addetti ai servizi sanitari sono una dozzina sui complessivi 17 positivi) si è riusciti ad accaparrarsi tre Oss appena diplomati nell'ultimo corso tenuto all'Opera Sacra Famiglia, l'ente formativo in Comina. Ma le difficoltà nel trovare operatori socio-sanitari e infermieri rischia di trasformarsi in un grande ostacolo.
CRO DI AVIANO
Le attività ambulatoriali, diagnostiche e di chirurgia oncologica del Cro di Aviano proseguono senza interruzioni o cambiamenti». L'istituto pedemontano ha comunicato ieri che non essendo tra i centri che accolgono pazienti Covid, il Cro non è al momento coinvolto nella riorganizzazione della rete ospedaliera regionale in corso di attuazione per fare fronte all'emergenza epidemiologica. Di conseguenza non è prevista alcuna riprogrammazione delle attività né rallentamento dell'attività assistenziale. Le scadenze e gli appuntamenti concordati nei mesi scorsi sono confermati. Ricordiamo infine - sottolinea l'istituto - che l'ingresso al Cro è vincolato al superamento del triage preventivo che ha lo scopo di intercettare e isolare in anticipo eventuali casi sospetti di Covid e che nell'istituto sono adottate stringenti misure di prevenzione della diffusione del virus.
Intanto nella casa di riposo Le Betulle di Cavasso Nuovo è entrata la solidarietà della comunità. Sono state infatti rese disponibili quattro apparecchiature (concentratori di ossigeno) e 12 dispositivi a plasma freddo per sanificare gli ambienti anche in presenza delle persone, senza creare disturbi o controindicazioni. «Tutto ciò è stato possibile - ha comunicato ieri la direzione grazie alla disponibilità delle associazioni del paese che hanno raccolto 10mila euro per l'acquisto delle apparecchiature». Con il coordinamento della Proloco hanno partecipato all'iniziativa Associazione marcia muflone, Gruppo frasca, Afds, Gos, Moto club, Gruppo Ana, Chei dal falò e Coro Montelieto. «Un gesto concreto e importante - aggiunge la direzione del centro - che fa sentire gli anziani residenti parte di una comunità viva in un momento tanto difficile per tutta la comunità».
d.l.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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