Capitol, tutte le autorizzazioni nel mirino

Domenica 27 Maggio 2018
Capitol, tutte le autorizzazioni nel mirino
L'INTERROGAZIONE
PORDENONE Capitol Event Hall ancora sotto la lente. Dopo le proteste dei residenti disturbati dalla musica e la conseguente chiusura della sala, il consigliere comunale Marco Salvador (Pordenone 1291) chiede che si faccia chiarezza sul rispetto o meno, da parte della struttura, di tutte le norme alle quali sono sottoposte questo tipo di attività e sul possesso delle relative autorizzazioni. L'intento, chiarisce Salvador, è quello di tutelare sia l'ente, sia i residenti e non ultimo il progetto. Infatti ritengo che l'ex cinema Capitol possa rappresentare in futuro una risorsa per Pordenone e costituire una piattaforma utile a produrre valore in termini economici, oltre che culturali.
LE POLEMICHE
In riferimento alla chiusura delle attività del Capitol Event Hall - annuncia dunque il consigliere -, viste le polemiche nate tra vicinato e associazione che gestisce lo spazio, ieri ho inviato un'interrogazione a risposta scritta per verificare il rispetto delle norme urbanistiche, di pubblica sicurezza, commerciali, sanitarie e di inquinamento acustico che soprassiedono a luoghi di questo tipo sulla base di due accessi agli atti: dopo alcuni approfondimenti e l'analisi dei documenti forniti, ho chiesto all'amministrazione di chiarire alcuni aspetti legati al possesso o meno di idonei certificati e autorizzazioni relative. La richiesta punterebbe dunque a ricostruire tutto l'iter che ha portato all'apertura della sala e all'avvio delle attività, nello scorso mese di gennaio, così come gli esiti di eventuali attività di controllo effettuate nelle settimane a venire, anche in seguito alle numerose segnalazioni arrivate dai residenti sulla questione specifica dell'eccesso di decibel. Le proteste erano in realtà cominciate ancora prima dell'apertura della sala, quando i residenti - anche attraverso un avvocato - avevano scritto all'amministrazione comunale chiedendo preventivamente una serie di interventi che potessero ridurre le emissioni sonore. Non se n'era fatto niente, e già il primo concerto, quello di Morgan, aveva sforato i decibel consentiti. Di lì le proteste e anche la richiesta, di fatto raccolta da Salvador, di verificare il rispetto di tutte le norme. Da parte loro, sia l'amministrazione comunale con l'assessore Emanuele Loperfido che l'associazione culturale che gestisce la sala, avevano garantito la regolarità delle autorizzazioni ma si erano anche detti disponibili a discutere di interventi che potessero contenere i rumori e ridurre i disagi.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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