Camera di commercio, test della Consulta

Sabato 18 Novembre 2017
LA BATTAGLIA
PORDENONE È quasi paradossale: nel periodo in cui - dopo i difficili anni della Grande crisi - i dati della congiuntura trimestrale della Camera di commercio, guidata da Giovanni Pavan, presentano le migliori performance l'ente si trova a dovere fare i conti con il periodo più complicato della sua storia. Con il rischio - assai concreto - di finire sotto il l'annessione udinese. Con tutto ciò che un possibile scenario potrà comportare non solo per la gestione dell'ente, ma per le altre istituzioni e manifestazioni culturali del territorio (in primis Pordenonelegge) che potrebbero vedersi ridotti finanziamenti e autonomia.
Nel frattempo tutto resta appeso al ricorso che la Cciaa (attraverso l'avvocato Bruno Malattia e i noti costituzionalisti Flick e Bertolini) ha presentato al Tar del Lazio proprio contro il provvedimento del ministero dello Sviluppo che ha bocciato la Camera unica regionale e ha invece previsto l'aggregazione - fin dall'inizio da Pordenone ritenuta forzata - dell'ente del Noncello con quello udinese. I tempi per una sentenza del Tar del Lazio in merito alla sospensiva richiesta non dovrebbero essere molto lunghi: si ipotizza che entro il mese di dicembre da Roma a una risposta potrebbe arrivare. Non resta che attendere per capire quale sarà il destino dell'ente.
Ormai sembra assai difficile - il termine dovrebbe essere quello del 20 novembre, anche se su questo fronte vi sono diverse interpretazioni - che la Regione si affianchi al ricorso della Camera di commercio. La giunta presieduta da Debora Serracchiani ha in mano anche un parere legale che sconsiglierebbe il ricorso anche sulla base di una situazione diversa rispetto alle altre Regioni (Lombardia, Liguria e Puglia) che invece hanno proceduto rispetto al decreto presentato dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. Così come ha spiegato il vicepresidente Sergio Bolzonello solo pochi giorni fa. Bolzonello ha però tenuto aperta una finestra: periodo legato proprio alla sentenza della Corte costituzionale sul ricorso presentato dalle Regione. Pronunciamento che potrebbe arrivare entro novembre, visto che la discussione sul caso si è tenuta lo scorso 7 novembre. Dalla Cciaa pordenonese e dal territorio (il sindaco Ciriani ha preso posizione, ma da altri primi cittadini pur presenti nei mesi scorsi all'inizio della battaglia le voci non si sono levate) si insiste. È chiaro che il parere giuridico potrebbe essere sorpassato da una decisione che è tutta politica. Anche se ormai il tempo sembra scaduto. È certo anche che il verdetto della Consulta sul ricorso delle tre Regioni darà un segnale rispetto al ricorso pordenonese al Tar del Lazio.
d.l.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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