Camera di Commercio Piccin sfida Serracchiani

Giovedì 23 Novembre 2017
CAMERA DI COMMERCIO
PORDENONE I giochi sono tutt'altro che chiusi. La richiesta della Regione, volta a costituire un'unica Camera di Commercio del Friuli Venezia Giulia, potrà trovare accoglimento in una fase successiva alla costituzione del nuovo ente camerale Pordenone-Udine. A rendere nota la precisione contenuta nel preambolo del decreto ministeriale dell'8 agosto di quest'anno è stato ieri in Consiglio regionale a Trieste l'assessore alle finanze Francesco Peroni rispondendo all'interrogazione della consigliera di Forza Italia Mara Piccin. La strada invocata dalla Regione, dunque, è ancora percorribile ma la contrarietà dell'ente camerale pordenonese alla fusione con Udine resta. La Camera di commercio di Pordenone aveva sperato nella Camera unica annunciando di voler ricorrere contro la decisione maturata in Conferenza Stato-Regione di non istituirla ma di creare invece (questa la linea di Unioncamere) due enti camerali (Trieste con Gorizia e Udine con Pordenone). «La Giunta regionale non ha appoggiato la Camera di commercio di Pordenone e non ha fatto ricorso contro il governo Gentiloni contesta Piccin furbescamente si è trincerata adducendo e richiamando tecnicismi ma il dato politico è che il Pd non ha sostenuto la battaglia del presidente Pavan e il candidato in pectore Bolzonello non si è nemmeno visto in Aula». «Per fortuna che avrebbe dovuto essere il difensore del territorio pordenonese» rincara la consigliera regionale annunciando battaglia: «Ho depositato una proposta di legge nazionale che intende innanzitutto raccogliere e dare voce alle numerose prese di posizione istituzionali e trasformare in norma, la volontà espressa dalle organizzazioni di categoria per sostenere l'importanza della Camera di Commercio di Pordenone che ha sempre svolto un importante ruolo per dare visibilità al sistema delle imprese, anche agricole». «Le imprese pordenonesi prosegue - hanno bisogno di un interlocutore istituzionale autorevole che le affianchi nel delicato compito di accrescere in trasparenza ed efficienza in un momento storico che ha visto il territorio per primo pagare gli effetti derivanti dalla cancellazione della Provincia e visto che Serracchiani non vuole fare ricorso contro il proprio governo nazionale, farò esprimere nel merito il Consiglio regionale». Conclude la forzista: «Il Friuli Venezia Giulia in ossequio alla propria specialità deve poter determinarne il numero, la struttura e la composizione degli uffici e degli organi delle proprie Camere di commercio».
Elisabetta Batic
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