Brunettin: «Con l'amministrazione c'è sempre stata collaborazione piena»

Domenica 5 Luglio 2020
Un fulmine a ciel sereno, la classica notizia che lascia senza fiato e che dà sfogo a numerose domande. Cordovado è come se si fosse svegliato da un brutto sogno. Peccato, però, che l'arresto dell'ex comandante dei carabinieri della stazione locale, il luogotenente Diego Bigai, sia davvero avvenuto. Nella vicina Gruaro, dove il sottoufficiale vive con la moglie e il figlio. Sconcerto tra i colleghi dell'Arma, così come tra i cittadini non solo di Cordovado ma anche di Sesto al Reghena e Morsano al Tagliamento. Bigai, alla guida della caserma dei carabinieri da dieci anni, era considerato un'istituzione. Una persona puntuale, precisa e preparata. Un maresciallo di cui fidarsi ciecamente. Una persona animata da grande umanità. Ieri mattina, quando la notizia ha cominciato a diffondersi in paese, la sindaca Lucia Brunettin (in foto) quasi non voleva crederci. Quando l'hanno informata dell'arresto del comandante Bigai, pensava a uno scherzo. «In pochi secondi commenta mi sono fatta mille domande. Mi sono chiesta: com'è possibile che sia andata così?». Viene difficile immaginare, infatti, un comandante dei carabinieri come Bigai che, dopo aver speso la sua vita professionale ad esaltare i principi della legalità, sia ora accusato di detenzione di armi da guerra. La sindaca Brunettin non intende minimamente entrare nelle vicenda giudiziaria («a quella ci penserà la magistratura, che ne ha le competenze»), tuttavia non può esimersi dal ricordare la collaborazione avuta tra amministrazione comunale e l'Arma locale e, soprattutto, con il luogotenente Bigai. «Prima con il sindaco Toneguzzo e adesso con me sottolinea i rapporti sono stati sempre buoni. In un clima di massima collaborazione e di rispetto dei ruoli. Ho sempre trovato nel comandante la disponibilità nell'affrontare qualsiasi problematica e sono state diverse le occasioni che ci hanno visti seduti attorno a un tavolo per discutere. Sono sempre rimasta impressionata continua Brunettin dalla sua grande umanità: difficile non scorgerla. Come persona, quindi nel suo modo di essere, ha sempre messo in campo la competenza, la moderazione e l'aspetto umano. Ripeto: non entro nel merito del suo arresto, anche perché non ho elementi per giudicare e non è il compito di un sindaco». Dopo la recente scomparsa del padre del sottufficiale, Lucia Brunettin si era subito messa in contatto con Bigai per portargli le condoglianze: «Era molto dispiaciuto - ricorda - e una cosa mi è rimasta impressa: il ringraziamento che mi ha fatto per la grande sensibilità che l'amministrazione ha sempre avuto nei suoi confronti. Ora, purtroppo, mancano le parole per commentare questa vicenda».
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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