L'ALLARME
PORDENONE Attimi di paura ieri pomeriggio, poco prima delle 18, in via Ippolito Nievo. Una bambina di 4 anni è rimasta intossicata a causa del fumo provocato da una pentola che stava andando a fuoco. Sono state le urla della piccola e l'odore acre ad attirare l'attenzione dei vicini che hanno chiamato immediatamente il 112. Sul posto, oltre a un'ambulanza del 118, due squadre dei vigili del fuoco del distaccamento di Spilimbergo. I pompieri però, in assenza di precise indicazioni, hanno dovuto agire secondo il loro istinto e, servendosi dell'autoscala, sono riusciti a individuare al 5. piano di una palazzina il fumo che aveva già invaso i locali dell'appartamento. I pompieri, utilizzando tutte le precauzioni del caso, attraverso la porta-finestra della terrazza sono riusciti ad entrare. Sul letto della cameretta, in uno stato di semi-incoscienza, c'era la bambina che, immediatamente soccorsa, è stata portata fuori dall'appartamento.
L'OPERAZIONE
Un'operazione più difficoltosa del previsto, dal momento che la porta principale era chiusa a chiave: ai pompieri, dunque, non è rimasto altro che sfondarla. Alla piccola, prima di essere presa in cura dal personale del 118, è stato dato dell'ossigeno. Portata all'ospedale Santa Maria degli Angeli, è stata trattenuta in osservazione. Ma non è in pericolo di vita. La ricostruzione della vicenda è stata affidata ai carabinieri di Pordenone.
LA PENTOLA
Da quanto si è potuto apprendere il padre della bambina in quel momento non era in casa. Aveva lasciato la pentola sul fuoco e si era assentato per andare a fare la spesa. Non aveva fatto però i conti con il fatto che, di lì a poco, l'acqua contenuta nel recipiente si sarebbe asciugata e il cibo si sarebbe carbonizzato. È stato proprio il fumo, che nel giro di pochi minuti ha invaso l'appartamento al quinto piano della palazzina, a intossicare la bimba. Terrorizzata ha cominciato ad urlare, cercando di richiamare l'attenzione di qualcuno, poi si è rifugiata nella propria stanza da letto. In via Ippolito Nievo sono state fatte arrivare due squadre dei vigili del fuoco. I pompieri, servendosi dell'autoscala, come detto, sono riusciti ad individuare l'appartamento e, dopo aver forzato la porta-finestra accedendo dal terrazzo sono riusciti ad entrare con gli autorespiratori.
I SOCCORSI
I soccorritori hanno subito visto che sul fornello della cucina c'era una pentola che stava bruciando ma la loro preoccupazione principale è stata quella di individuare la bambina che, intanto, si era rifugiata nella propria cameretta ed era già semi-svenuta. Ancora qualche minuto e per lei, probabilmente, le cose sarebbero andate peggio. I vigili per non spaventarla si sono tolti le maschere e quando ha cominciato a riprendersi, hanno acceso la tv per farle vedere i cartoni animati, in attesa del trasporto in ospedale.
IL PADRE
Mentre i vigili del fuoco la consolavano, il padre è rincasato. Si sarebbe giustificato così: «È vero, ho lasciato mia figlia da sola in casa perché dovevo andare a prendere del cibo al supermercato. Non pensavo che, in così poco tempo, la pentola potesse andare a fuoco». L'uomo è stato sentito dai carabinieri che stanno valutando l'ipotesi di denunciare i genitori per abbandono di minore.
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Attimi di paura ieri pomeriggio, poco prima delle 18, in via Ippolito Nievo. Una bambina di 4 anni è rimasta intossicata a causa del fumo provocato da una pentola che stava andando a fuoco. Sono state le urla della piccola e l'odore acre ad attirare l'attenzione dei vicini che hanno chiamato immediatamente il 112. Sul posto, oltre a un'ambulanza del 118, due squadre dei vigili del fuoco del distaccamento di Spilimbergo. I pompieri però, in assenza di precise indicazioni, hanno dovuto agire secondo il loro istinto e, servendosi dell'autoscala, sono riusciti a individuare al 5. piano di una palazzina il fumo che aveva già invaso i locali dell'appartamento. I pompieri, utilizzando tutte le precauzioni del caso, attraverso la porta-finestra della terrazza sono riusciti ad entrare. Sul letto della cameretta, in uno stato di semi-incoscienza, c'era la bambina che, immediatamente soccorsa, è stata portata fuori dall'appartamento.
L'OPERAZIONE
Un'operazione più difficoltosa del previsto, dal momento che la porta principale era chiusa a chiave: ai pompieri, dunque, non è rimasto altro che sfondarla. Alla piccola, prima di essere presa in cura dal personale del 118, è stato dato dell'ossigeno. Portata all'ospedale Santa Maria degli Angeli, è stata trattenuta in osservazione. Ma non è in pericolo di vita. La ricostruzione della vicenda è stata affidata ai carabinieri di Pordenone.
LA PENTOLA
Da quanto si è potuto apprendere il padre della bambina in quel momento non era in casa. Aveva lasciato la pentola sul fuoco e si era assentato per andare a fare la spesa. Non aveva fatto però i conti con il fatto che, di lì a poco, l'acqua contenuta nel recipiente si sarebbe asciugata e il cibo si sarebbe carbonizzato. È stato proprio il fumo, che nel giro di pochi minuti ha invaso l'appartamento al quinto piano della palazzina, a intossicare la bimba. Terrorizzata ha cominciato ad urlare, cercando di richiamare l'attenzione di qualcuno, poi si è rifugiata nella propria stanza da letto. In via Ippolito Nievo sono state fatte arrivare due squadre dei vigili del fuoco. I pompieri, servendosi dell'autoscala, come detto, sono riusciti ad individuare l'appartamento e, dopo aver forzato la porta-finestra accedendo dal terrazzo sono riusciti ad entrare con gli autorespiratori.
I SOCCORSI
I soccorritori hanno subito visto che sul fornello della cucina c'era una pentola che stava bruciando ma la loro preoccupazione principale è stata quella di individuare la bambina che, intanto, si era rifugiata nella propria cameretta ed era già semi-svenuta. Ancora qualche minuto e per lei, probabilmente, le cose sarebbero andate peggio. I vigili per non spaventarla si sono tolti le maschere e quando ha cominciato a riprendersi, hanno acceso la tv per farle vedere i cartoni animati, in attesa del trasporto in ospedale.
IL PADRE
Mentre i vigili del fuoco la consolavano, il padre è rincasato. Si sarebbe giustificato così: «È vero, ho lasciato mia figlia da sola in casa perché dovevo andare a prendere del cibo al supermercato. Non pensavo che, in così poco tempo, la pentola potesse andare a fuoco». L'uomo è stato sentito dai carabinieri che stanno valutando l'ipotesi di denunciare i genitori per abbandono di minore.
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA