VICENDA INFINITA
PORDENONE Dopo la bagarre che negli ultimi giorni si è scatenata attorno alla cooperativa Idealscala si apre uno scenario che potrebbe vedere - per la verità il primo annuncio era stata dato già all'inizio dell'estate - anche le dimissioni del presidente Alberto Vendrame. Per la verità il presidente aveva - per tempo - annunciato che un nuovo impegno professionale a partire dal prossimo mese di novembre lo avrebbe necessariamente portato a rivedere il suo impegno. Cosa che avrebbe confermato nel Cda della cooperativa convocato sabato scorso per un aggiornamento della situazione. Il presidente avrebbe comunque dato la sua disponibilità a mantenere l'incarico almeno fino al prossimo 31 ottobre: in quella data è previsto l'incontro tre Regione, sindacati e Mobiltrade (la società elvetica che starebbe cercando un partner industriale per attuare il progetto di rilancio produttivo) e appunto Idealscala. Bisognerà capire ciò che emergerà: o ci saranno le prospettive per attuare il piano industriale (con la coop come partner, oppure senza) oppure si dovrà giungere alla conclusione che la Coop avrà esaurito il suo percorso. In ogni caso, con novembre, il ruolo di Vendrame (che nel Cda avrebbe anche assicurato la sua disponibilità a collaborare nel caso in cui dovesse servire per azioni di tipo amministrativo legate a finanziamenti) nella veste di presidente potrebbe cessare. E se non ci sarà alcuna strada per la possibile realizzazione di un progetto industriale anche per la cooperativa potrebbe aprirsi uno scenario da fine percorso. Tutto resta, dunque, legato all'esito della riunione di fine mese: lì si capirà se, a fronte di un piano industriale, la Regione sarà disposta a mettere sul piatto un finanziamento (la norma prevede fino a 500 mila euro) per capitalizzare la società. Il cda con la conferma delle dismissioni future del numero uno della coop si è tenuto - probabilmente era stato convocato in precedenza - proprio nel bel mezzo della polemica che si è consumata nell'ultimo fine settimana. A giovedì scorso risalgono le dichiarazioni del vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello («In assenza di un progetto non si può chiedere alla Regione che faccia l'imprenditrice») al quale il sindacato a risposto a muso duro: «Il vicepresidente non ha mai creduto fino in fondo nel rilancio».
d.l.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PORDENONE Dopo la bagarre che negli ultimi giorni si è scatenata attorno alla cooperativa Idealscala si apre uno scenario che potrebbe vedere - per la verità il primo annuncio era stata dato già all'inizio dell'estate - anche le dimissioni del presidente Alberto Vendrame. Per la verità il presidente aveva - per tempo - annunciato che un nuovo impegno professionale a partire dal prossimo mese di novembre lo avrebbe necessariamente portato a rivedere il suo impegno. Cosa che avrebbe confermato nel Cda della cooperativa convocato sabato scorso per un aggiornamento della situazione. Il presidente avrebbe comunque dato la sua disponibilità a mantenere l'incarico almeno fino al prossimo 31 ottobre: in quella data è previsto l'incontro tre Regione, sindacati e Mobiltrade (la società elvetica che starebbe cercando un partner industriale per attuare il progetto di rilancio produttivo) e appunto Idealscala. Bisognerà capire ciò che emergerà: o ci saranno le prospettive per attuare il piano industriale (con la coop come partner, oppure senza) oppure si dovrà giungere alla conclusione che la Coop avrà esaurito il suo percorso. In ogni caso, con novembre, il ruolo di Vendrame (che nel Cda avrebbe anche assicurato la sua disponibilità a collaborare nel caso in cui dovesse servire per azioni di tipo amministrativo legate a finanziamenti) nella veste di presidente potrebbe cessare. E se non ci sarà alcuna strada per la possibile realizzazione di un progetto industriale anche per la cooperativa potrebbe aprirsi uno scenario da fine percorso. Tutto resta, dunque, legato all'esito della riunione di fine mese: lì si capirà se, a fronte di un piano industriale, la Regione sarà disposta a mettere sul piatto un finanziamento (la norma prevede fino a 500 mila euro) per capitalizzare la società. Il cda con la conferma delle dismissioni future del numero uno della coop si è tenuto - probabilmente era stato convocato in precedenza - proprio nel bel mezzo della polemica che si è consumata nell'ultimo fine settimana. A giovedì scorso risalgono le dichiarazioni del vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello («In assenza di un progetto non si può chiedere alla Regione che faccia l'imprenditrice») al quale il sindacato a risposto a muso duro: «Il vicepresidente non ha mai creduto fino in fondo nel rilancio».
d.l.
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