Aziende, mancano anche gli impiegati

Mercoledì 17 Luglio 2019
OCCUPAZIONE DIFFICILE
PORDENONE A caccia del lavoro. Che ancora spesso non c'è. Ma a cercare quel lavoro - che nel manifatturiero in via di evoluzione sta rapidamente cambiando - non sono solo le persone senza occupazione. A caccia di manodopera tecnica e specializzata sono anche le aziende. Il problema però è quello del mismatch, cioé della mancata corrispondenza tra l'offerta di manodopera e quelle figure che in realtà le imprese cercano. E nella metalmeccanica pordenonese l'allarme per la mancanza di saldatori esperti, carpentieri e tecnici delle macchine a controllo numerico era stato lanciato ben prima che dal patron di Fincantieri Bono arrivasse il grido d'allerta sulla carenza di seimila saldatori da qui ai prossimi anni.
A PESO D'ORO
È come se il tessuto produttivo del Friuli occidentale sia costituito da tante piccole Fincantieri che devono fare i conti con la carenza sul territorio delle figure professionali di cui hanno bisogno. Sia a livello della produzione che per quanto riguarda la gestione dell'innovazione 4.0. È ormai qualche tempo che le aziende della metalmeccanica e della carpenteria (con in testa la globale Cimolai) faticano a trovare saldatori. Costrette a cercarli anche oltre confine oppure ad appaltare la ricerca a cooperative e a pagarli a prezzo d'oro. Ma la fatica non è solo quella del reperimento della manodopera: alcune primarie società faticano a trovare ingegneri meccanici o della logistica e sono costrette a fare accordi con università di fuori regione. Così come, dopo alcuni anni che le aziende del settore legno-arredo lanciano disperati appelli, si faticano ancora a trovare i cosiddetti squadrabordi, tecnici delle macchine nelle aziende del mobile.
NUOVE RICHIESTE
Ma nel manifatturiero pordenonese che sta evolvendo sono anche altre le figure che stentano a trovarsi sul mercato del lavoro locale. Nonostante - basti pensare all'emergenza di questi giorni che vede più aziende chiudere con persone che perde il lavoro - la disoccupazione non sia proprio al tasso fisiologico. Nel settore dell'ambiente e dei rifiuti, per esempio, è altra la richiesta di periti e ingegneri chimici. E sempre nel manifatturiero si cercano esperti di magazzino e della logistica e addetti a carico e scarico merci. Ma tornano a scarseggiare anche impiegati amministrativi in grado di fare paghe e bolle. Può sembrare strano ma un allarme suona anche nel mondo dell'agricoltura: come testimonia un evidente cartello in vista nelle bacheche del Centro per l'impiego regionale al negli uffici del Bronx mancano trattoristi e potatori. Una figura (oltre alla patente è richiesta specifica esperienza) di cui le aziende agricole più grandi hanno bisogno come il pane. E anche di queste carenze dovranno occuparsi i navigator che arriveranno anche a Pordenone: il personale, che ha necessità di essere formato, sarà pronto probabilmente per l'ultima parte dell'anno. Intanto però le aziende - e i lavoratori - proseguono la loro non facile caccia.
D.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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