Autoscuole chiuse in provincia contro l'aumento dell'Iva

Martedì 17 Settembre 2019
LA PROTESTA
PORDENONE Serrata anche per le 26 autoscuole della Destra Tagliamento, domani, contro il provvedimento che introduce l'Iva al 22 per cento sulle lezioni di guida, con forti rincari per chi debba prendere la patente. Per gli allievi, niente lezioni di teoria né guide per tutta la giornata, mentre la scelta è stata quella di confermare gli esami programmati, per evitare di danneggiare chi si appresta a conseguire il documento. Chi potrà si recherà a Roma per protestare. Anche in provincia, i titolari delle attività sono sul piede di guerra per una decisione che - sottolinea Alessandro Tonetto, referente di Noi delle autoscuole - che danneggia prima di tutto gli allievi e che ha ricadute anche sulla sicurezza. Finora, infatti, le lezioni di scuola guida erano esenti dall'applicazione dell'Iva al 22 per cento; ora l'Agenzia delle entrate ha introdotto tale aliquota, applicandola anche ai cinque anni precedenti. In termini pratici, se attualmente il costo medio di una lezione di guida è di 40 euro l'ora per una decina di guide (sei quelle obbligatorie), la cifra salirà a 49 e quindi da 400 a poco meno di 500 euro. Una differenza non da poco, soprattutto se si considera che gli utenti delle autoscuole sono per lo più neodiciottenni, per i quali fra l'altro la patente è spesso un requisito importante nella ricerca del primo impiego. «Con questo aumento dei costi - sottolinea Tonetto -, gli allievi ridurranno quanto più possibile il numero delle lezioni di guida, a discapito della sicurezza. Il numero minimo da effettuare è sei, ma la norma prevede che quelle sei ore siano suddivise fra due ore di guida notturna, due in autostrada e due su strade extraurbane. E questo non è sufficiente. Fra l'altro - sottolinea - negli ultimi anni si è esaurito l'effetto patente a punti e il numero di morti sulle strade ha ricominciato ad aumentare». Ma il provvedimento è anche retroattivo: in base a una sentenza della Corte di giustizia europea che stabilisce che le lezioni di guida non possono essere considerati sotto la voce istruzione, l'Iva dovrebbe essere applicata dal 2014 a oggi e le autoscuole dovrebbero dunque richiamare gli ex allievi per riscuotere da loro l'Iva e versarla allo Stato. Sono 3,8 milioni, a livello italiano, le patenti conseguite dal 2014 al 2018 e, nello scenario peggiore, le autoscuole che hanno applicato l'esenzione dovrebbero provvedere a regolarizzare la propria posizione versando quanto dovuto (sia pure senza interessi né sanzioni) per poi eventualmente rivalersi sui vecchi allievi.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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