ASSOCIAZIONI
PORDENONE Cinquantaseimila accessi in un anno per gli Sportelli

Venerdì 22 Giugno 2018
ASSOCIAZIONI PORDENONE Cinquantaseimila accessi in un anno per gli Sportelli
ASSOCIAZIONI
PORDENONE Cinquantaseimila accessi in un anno per gli Sportelli informativi oncologici di Prendersi cura, che martedì 26 giugno diventeranno sei in provincia con l'apertura di quello di Spilimbergo, in attesa di arrivare - con tutta probabilità entro il 2018 - a servire anche il presidio ospedaliero di Sacile. Sessanta, attualmente, i volontari, che nel corso del 2017 hanno dato appunto risposta a 56mila richieste, suddivise fra i due sportelli dell'ospedale di Pordenone (32mila accessi a quello del padiglione centrale L e 12mila a quello del padiglione B), San Vito al Tagliamento (200), il Cro di Aviano (1.500) e la Casa di cura San Giorgio (9.300, in co-gestione con la casa del volontariato di Pordenone. L'associazione Prendersi cura - spiega il neopresidente Nicola Delli Quadri - è nata nel 2007 e si è poi strutturata nel tempo. In dieci anni è cresciuta: ha cominciato con uno sportello all'ospedale di Pordenone, al quale se n'è poi aggiunto un altro e, a seguire, uno al Policlinico, uno al Centro di riferimento oncologico di Aviano, uno a san Vito e, da martedì, uno a Spilimbergo.
GLI OBIETTIVI
L'obiettivo è quello di creare un contatto con i cittadini ammalati, sostenerli e accompagnarli nel percorso che compiono in un momento particolare della loro vita e dare loro sicurezza, informandoli. Questo è quello che vediamo nei nostri rapporti quotidiani, che ci portano a intercettare persone che attraversano momenti difficili. L'obiettivo degli sportelli è dunque quello di guidare i malati, i loro familiari e i cittadini in generale nell'accesso e nell'utilizzo dei servizi socio-assistenziali del territorio e alle attività offerte dalle associazioni di volontariato, promuovendo reti di supporto che possano sostenerli nel percorso di cura. Di fatto, le richieste che i volontari ricevono e le risposte che danno sono un po' a tutto campo: il 44 per cento si rivolge a loro per chiedere aiuto nel pagamento del ticket, il 27 per cento per indicazioni per raggiungere i reparti, un 9 per cento per prenotazioni, un altro 9 per cento per il ritiro dei referti e solamente l'1 per cento (che corrisponde tuttavia a circa 560 persone all'anno) per informazioni specificamente legate all'assistenza oncologica.
I VOLONTARI
I volontari sono le nostre risorse e il nostro patrimonio - continua il presidente -: tutte persone che prestano la loro opera senza alcun compenso e che hanno una formazione specifica. A fare la differenza è la qualità e l'intensità del contatto umano fra i volontari e le persone che si rivolgono allo sportello. Si tratta di una funzione non altrimenti sostituibile, che può portare uno sprazzo di luce a persone in difficoltà. Ed è una rete che, sottolinea Sandra Conte, rappresenta qualcosa di unico in Friuli Venezia Giulia e probabilmente non solo. Siamo partiti dalla zona centrale - aggiunge Elisa Scian - e stiamo cercando di arrivare a coprire anche le aree più decentrate, e per questo abbiamo in programma una campagna di reclutamento di nuovi volontari anche a Spilimbergo, per il prossimo autunno. Oltre all'apertura di uno sportello a Sacile, Prendersi cura ha fissato un altro obiettivo da perseguire per la fine del 2018: organizzare gli Stati generali dell'oncologia a Pordenone, un evento pubblico - spiega Delli Quadri - nel quale prendere in esame i percorsi per il malato oncologico nella sanità del nostro territorio, evidenziandone i punti di forza e anche quello che va invece migliorato. Il progetto Prendersi cura coinvolge quindici associazioni oncologiche della provincia di Pordenone, in collaborazione con i servizi socio-sanitari e gli enti pubblici del territorio che, pur mantenendo le loro specificità, si sono unite per sostenere i malati e le loro famiglie. Oltre agli sportelli oncologici, portano avanti un gruppo di auto mutuo aiuto che si riunisce tutti i giovedì dalle 17.30 alle 19.30, attività di sostegno psicologico, un centro di ascolto telefonico, attività di formazione. Ha poi realizzato una Guida ai diritti dei malati oncologici e dei familiari, una guida ai consigli utili Diamo voce all'esperienza, schede di consigli alimentari e organizza laboratori di make-up per le donne in trattamento oncologico.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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