Associazione Aqua «Nessuno sbarramento sul ponte di Pinzano»

Sabato 4 Luglio 2020
LA FRENATA
PORDENONE Siamo pronti a dare battaglia: l'abbiamo fatto una volta e lo faremo ancora. Con queste parole, il fondatore dell'Associazione Aqua, dal 1984 strenuo difensore del fiume Tagliamento e del suo ambiente naturale, quello di uno degli unici fiumi d'Europa che si possa ancora definire selvaggio, Renzo Bortolussi, risponde alla ventilata possibilità, da parte della Regione, di realizzare una traversa di sbarramento delle acque sul Tagliamento, sotto il ponte di Pinzano, per contenere il rischio idrogeologico e l'esondazione su tutta l'asta del fiume, in particolare a Latisana e San Michele. «Siamo fortemente contrari a ipotesi di questo genere ribadisce Bortolussi - e siamo pronti a metterci letteralmente di traverso a qualsiasi iniziativa, anche solo di poter prendere in considerazione questa soluzione. Siamo pronti a sollevare nuove manifestazioni popolari, come quelle che, anni fa, fermarono il progetto delle casse di espansione». Bortolussi è ancora una volta determinato, forte del sostegno dei sette Comuni interessati, i cui sindaci hanno approvato una delibera che li impegna a respingere ogni progetto atto a realizzare sbarramenti, dighe o traverse sul Tagliamento e della lettera inviata dall'associazione Aqua, nel dicembre dello stesso anno, al presidente della Regione Fvg, in cui si sottolineava l'inutilità di tali provvedimenti e si indicavano soluzioni più efficaci e molto meno costose, che farebbero risparmiare alle casse della Regione 38 milioni di euro. «Utilizzabili spiegava Bortolussi per la realizzazione di un nuovo ponte a Pinzano». Molto rumore per nulla? A quanto pare no. Nel febbraio scorso, infatti, la IV Commissione del Consiglio regionale aveva convocato, in audizione, su richiesta del vicepresidente Lorenzo Tosolini, il vice presidente della Giunta, Riccardo Riccardi, che ha anche la delega alla Protezione civile, e l'assessore all'Ambiente, Fabio Scoccimarro, oltre al direttore della Direzione ambiente, Massimo Canali, e ai vertici dell'Autorità di bacino delle Alpi Orientali. In quella sede si è ribadito che lo sbarramento a Pinzano (costo 30 milioni di euro) andrà realizzato, mentre nella parte bassa del Tagliamento saranno completate le opere (39 milioni di spesa) di diaframmatura degli argini ed elevazione del ponte stradale fra Latisana e San Michele. «Ora diceva l'assessore Scoccimarro - non possiamo che concentraci sulla proposta del Laboratorio Tagliamento che ha indicato proprio la traversa a paratie mobili di Pinzano come l'opera più adatta». Ma forse Scoccimarro non ricorda che, il Laboratorio Tagliamento creato dall'allora assessore Elio De Anna, non indicò lo sbarramento di Pinzano-Ragogna come unica soluzione, ma ne illustrò un nutrito ventaglio, esattamente sette principali, più altre secondarie: una galleria che travasasse le acque del fiume Fella nel torrente Torre; il ponte traversa a Pinzano e un'area di laminazione in destra idraulica del fiume Tagliamento».
Franco Mazzotta
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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