Arrivano dall'Est e dormono in auto In tre giorni battono l'intera città

Mercoledì 20 Giugno 2018
Arrivano dall'Est e dormono in auto In tre giorni battono l'intera città
GLI AMBULANTI
PORDENONE Arrivano da Slovacchia, Repubblica Ceca, Romania. Viaggiano su auto che nella maggior parte dei casi non danno nell'occhio. Sanno perfettamente dove andare, cosa sono venuti a fare e quanto resteranno. Spesso si tratta di nuclei familiari interi che viaggiano in cordata, con due o più macchine piene. Ed è sempre in auto che una volta giunti a destinazione si fermano a dormire la notte. Hanno dai 18 ai 40 anni, raramente sono state individuate persone con più anni sulle spalle. E la tecnica che viene messa in campo è quella del mordi e fuggi: puntano un territorio, lo battono a tappeto e se ne vanno, riprendendo la strada verso le rispettive nazioni d'origine. Ecco come funziona il racket dell'accattonaggio (ma non è l'unica attività) perpetrato da molte famiglie di etnia rom che frequentano Pordenone e in generale la Destra Tagliamento. L'organizzazione di base parte dal nucleo stretto da parentela. E' guidato dal capofamiglia, che però non partecipa praticamente mai al lavoro sul campo. Il resto del gruppo si muove in auto, superando il confine italo-austriaco di Coccau (Tarvisio) dopo essere entrato in Austria dalla Repubblica Ceca, dalla Slovacchia o - tramite l'Ungheria - dalla Romania. Una volta arrivate a Pordenone, le famiglie Rom non si organizzano più in campi temporanei come accadeva un tempo. Dormono in macchina, anche con le temperature più rigide, e le segnalazioni hanno portato a scoprire dei parcheggi - albergo nei pressi del bocciodromo di Torre, ma anche nell'area dei Magredi tra Cordenons, San Quirino, Zoppola e Vivaro. Quattro o cinque rom in ogni macchina, poi al mattino inizia la giornata dedicata all'accattonaggio. Chi ha scelto di vivere una vita ai margini della strada si sveglia presto, spesso attende l'orario di apertura dei supermercati. In città sono stati segnalati numerosi casi relativi alle presenze costanti e moleste di fronte ai principali negozi di alimentari della cintura che circonda il centro storico. Un'altra meta prediletta è rappresentata dai parcheggi, presi di mira per l'alta frequentazione su tutto l'arco della giornata. C'è poi un dettaglio fondamentale: le famiglie numerose che mettono in pratica i blitz in città non rimangono mai nella stessa zona per più di due, al massimo tre settimane. Le forze di polizia, e in cima alla lista c'è quella locale guidata dal comandante Stefano Rossi, sono in gara con gli accattoni ormai da un anno, da quando l'amministrazione di Alessandro Ciriani ha emesso l'ordinanza che vieta tale attività su tutto il territorio comunale. In questo lasso di tempo sono stati emessi anche dei Daspo, simili a quelli che colpiscono i tifosi violenti.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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