Appello alla Fifa: boicotti l'Iran

Sabato 24 Agosto 2019
L'APPELLO
PORDENONE Taher Djafarizad, presidente dell'Associazione Nedaday, continua a battersi per i diritti delle donne iraniane. Ha scritto una lettera a Gianni Infantino, presidente della Fifa per sensibilizzarlo sul divieto imposte alle donne dell'Iran di partecipare a manifestazioni sportive. Gli ha chiesto di l'Iran alle gare valide per le qualificazioni della Coppa del Mondo 2022 e protestare in difesa delle donne che non possono assistere a manifestazioni sportive. «Quando il regista Jafar Panahi con il film Offside ha messo in evidenza il divieto assurdo per le donne iraniane di assistere a competizioni sportive, per le sue denunce ha pagato un caro prezzo - ricorda Djafarizad a Ifantino - È stato arrestato nel marzo 2010 e in seguito accusato di propaganda contro il Governo iraniano. Panahi è stato condannato alla prigionia per sei anni e gli è stato vietato, per 20 anni, di dirigere qualsiasi film o scrivere sceneggiature e di lasciare il paese, e gli è stato impedito di rilasciare interviste ai media iraniani e stranieri. Solo attraverso la pressione internazionale contro il regime della Repubblica Islamica riusciremo a far entrare le donne negli stadi». Dopo anni di battaglie da parte dell'associzione NedaDay - ha ricordato nelle lettera - la Fifa ha preso in considerazione la protesta condannando l'Iran, e squalificando la candidatura del Paese alla Coppa d'Asia del 2019.
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