Antifascisti con diverse sfumature

Venerdì 20 Settembre 2019
(mr) Gli irriducibili del titolo sono un gruppo di giovani italiani che a metà degli anni 20 ha deciso di opporsi al fascismo ed è esiliato in Francia. Mirella Serri ha scritto il romanzo edito da Longanesi «perchè volevo smontare, con cognizione di causa, il mito, che sta ritornando in voga, del fascismo che ha fatto cose buone fino allo scoppio della II guerra mondiale. Serri segue con rigore storico, ma con tono romanzesco «per rendere il contenuto più accessibile», spiega, le vicende di giovani realmente esistiti e più o meno noti che hanno declinato in modo differente la loro opposizione al regime. Sono definiti irriducibili contrapposti ai redenti, che è anche il titolo di un precedente lavoro dell'autrice: coloro che furono prima fascisti e poi antifascisti. Tra di loro storie diverse, come quella dei fratelli Sereni: opposti per ideologia, comunista uno e sionista l'altro, si odiarono per tutta la vita. L'opposizione al fascismo fu netta, ma non mancarono le zone d'ombra. Alcuni di loro, ferventi stalinisti, non presero mai le distanze da quanto accadeva nell'Urss, anche quando venne firmato il patto Molotov-Ribbentrop.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci