Antidoto Usa per i dipendenti italiani «Dopo ritardi e ostacoli burocratici»

Domenica 11 Aprile 2021
Antidoto Usa per i dipendenti italiani «Dopo ritardi e ostacoli burocratici»
IL CASO IN BASE USAF
PORDENONE Vaccinazioni vicine per i dipendenti civili italiani della base Usaf di Aviano. Gli oltre settecento addetti riceveranno il siero statunitense Moderna fornito dall'Air Force: le immunizzazioni, a cura del personale sanitario Usaf, potrebbero partire tra due settimane. Almeno questo è l'impegno del generale Jason Bailey, comandante del 31. Fighter wing: venerdì c'è stato un incontro decisivo tra il vertice militare e i rappresentanti sindacali Angelo Zaccaria (Uil) e Davide Fregona (Cisl) che si sono detti soddisfatti del risultato raggiunto. Un risultato che non è stato facile e che ha visto inghippi burocratici (sia Usa che italiani) e ritardi.
IL SINDACATO
«Un ritardo inspiegabile - hanno sottolineato i due sindacalisti, visto che in altre basi, come Napoli e Sigonella, le vaccinazioni sono già partite». Il sindacato ricorda in sintesi la vicenda. A gennaio l'annuncio che il governo Usa avrebbe offerto dosi Moderna (erano arrivate le fiale per il personale militare e le famiglie) per garantire la sicurezza sul lavoro non appena fosse stato possibile. «Dopo i proclami iniziali - sottolineano i due rappresentanti dei lavoratori - tutto si è fermato a causa della burocrazia e della selva di autorizzazioni dei rispettivi governi attraverso il ministero degli Esteri. Inoltre ad Aviano non erano arrivate le dosi sufficienti per tutti. Mentre in altre basi in Italia le vaccinazioni cominciavano. Una situazione insostenibile e quasi inverosimile». Fino all'ultimo incontro con il generale Bailey che ha fatto di tutto per poter garantire il risultato. «Il summit con il comando - ammette il sindacato - è stato positivo e abbiamo ricevuto assicurazioni ufficiali. Il generale ci ha spiegato nel dettaglio le difficoltà burocratiche che impedivano la vaccinazione come nelle altre basi. Ci ha illustrato la determinazione sua e dello staff nel cercare di superare gli ostacoli con l'obiettivo di fare arrivare ad Aviano i vaccini per tutti». Entro due settimane dovrebbero partire le prime vaccinazioni degli italiani. Una parte - addetti del gruppo medico, della scuola e i vigili del fuoco - rientrano già nelle liste della vaccinazione italiana come categorie prioritarie. Tutti gli altri riceveranno il vaccino americano seguendo le priorità previste. In attesa del vaccino sarà mantenuto lo smart working dove è possibile. «Il vertice di Avino - conclude il sindacato che vigilerà su quanto concordato - sta lavorando duramente per assicurare che tutto il personale della base sia protetto e lavori in sicurezza. Seguono i protocolli italiani e si proseguirà anche durante la somministrazione dei vaccini».
D.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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