Anche il Cellina-Meduna alle urne Categorie divise, Casaratto in solitaria

Venerdì 30 Luglio 2021
Anche il Cellina-Meduna alle urne Categorie divise, Casaratto in solitaria
ALTRE ELEZIONI
PORDENONE Oltre che nei Comuni anche al Consorzio di bonifica Cellina-Meduna è partita la campagna elettorale. Come previsto le elezioni delle nuove cariche dell'ente si svolgono in contemporanea alle amministrative. E, dunque, in autunno i consorziati saranno chiamati al rinnovo dei vertici. In realtà le manovre per individuare i candidati e la futura guida del Consorzio erano partite già diverso tempo fa. A ottobre del 2020 le categorie del mondo agricolo, in particolare Coldiretti e Confagricoltura, avevano avviato un percorso con il coinvolgimento anche di Cia e NostrAgricoltura, che potesse portare a una lista unica con l'individuazione di una figura di futuro presidente che trovasse l'appoggio trasversale di tutte le associazioni. Un'ipotesi che (proprio perché unitaria) non prevedeva la ricandidature dell'attuale presidente Ezio Cesaratto, di fatto scaricato da Coldiretti e Confagricoltura in funzione di una ipotesi alternativa che potesse trovare la più ampia convergenza. È in questa fase che sarebbe maturato il nome di Walter Colussi, imprenditore agricolo di Casarsa. Ma Cesaratto non avrebbe alcuna intenzione di gettare la spugna e starebbe lavorando per una sua ricandidatura con una lista indipendente, senza - almeno al momento - l'appoggio delle categorie. Nel frattempo si sarebbe incrinato anche il tavolo trasversale: tanto che sarebbe anche circolata anche l'ipotesi (smentita dall'interessato) di una possibile candidatura dell'ex assessore regionale Elio De Anna. Mentre Coldiretti e Confagricoltura proseguirebbero sulla strada del candidato iniziale. Insomma, allo stato sembra alquanto complicato guardare a una lista unica. Cosa che, nelle settimane scorse, era stata auspicata dall'assessore regionale Stefano Zannier.
IL SINDACATO
Intanto interviene anche il sindacato dell'ente. «La dotazione organica dell'ente ha subito, negli ultimi dieci anni sottolinea la Filbi-Uil regionale - un ridimensionamento di circa il 25% della forza lavoro penalizzando prevalentemente il personale esterno. Una situazione riscontrabile anche nell'assenza di turnover che ha causato un forte impoverimento della capacità operativa e di conseguenza del servizio che sul territorio il consorzio deve garantire. Proponiamo - aggiunge la Uil - un tavolo di confronto permanente con l'attuale dirigenza consortile per poter monitorare in maniera costruttiva le criticità presenti in tutti i settori del Consorzio al fine di avere una visione d'insieme ampia per programmare i futuri investimenti in termini di personale impiegatizio e addetti di campagna cercando di valorizzare e promuovere la progressione di carriera dei dipendenti già in organico con lo scopo di internalizzare la maggior parte dei processi lavorativi che le normative prevedono in materia di appalti pubblici nella gestione del suolo». Rispetto ai rapporti con l'amministrazione uscente la Uil aggiunge: «Il confronto è stato spesso limitato a un mero scambio di opinioni che non ha sortito soluzioni per il bene dei lavoratori. L'ente si è spesso arroccato dietro a un inspiegabile silenzio a fronte delle richieste del sindacato. Questo ha generato un senso di sconforto e disaffezione perfino in dipendenti di lungo corso. L'auspicio è che tutte le liste in campo colgano i suggerimenti proposti facendoli diventare parte del programma».
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