Alunni in ritardo a scuola, da ottobre corse anticipate

Sabato 26 Settembre 2020
Alunni in ritardo a scuola, da ottobre corse anticipate
IL NODO
PORDENONE C'è una nuova grana sul tema del trasporto pubblico. Se nei primi giorni di scuola il problema era rappresentato più che altro dalla carenza di corse (Atap poi le ha incrementate), ora a tenere banco sono gli orari. Molti sindaci, infatti, ieri hanno portato sul tavolo del presidente Narciso Gaspardo le lamentele dei genitori: tanti alunni, infatti, arrivano a scuola tardi. Succede perché gli autobus sono troppo pieni ed è necessario aspettare la corsa successiva. Ecco allora che Atap è intervenuta anche su questo fronte. Per arginare il problema, infatti, dal primo ottobre su alcune linee saranno anticipate (in alcuni casi anche di soli cinque minuti), le prime corse del mattino. Questo permetterà, secondo i piani dell'azienda, di evitare la maggior parte dei ritardi legati all'arrivo a scuola degli studenti.
Nel dettaglio, Atap ha scelto di anticipare le corse mattutine sulle linee Pasiano-Pordenone, Prata-Pordenone, San Vito-Pordenone, Azzanello-Pordenone e Prata-Sacile. Sono allo studio soluzioni simili anche per quanto riguarda le tratte che interessano la Pedemontana e l'area di Fiume Veneto e Azzano Decimo.
LA POLEMICA
Sul tema dei trasporti, ma non solo, si è concentrato anche l'intervento del consigliere regionale del Pd, Nicola Conficoni. «Dopo aver fatto le pulci al governo su ogni tipo di decisione riguardo al riavvio della scuola, la Regione si è fatta trovare impreparata. La settimana della ripartenza, infatti, è stata complicata dai persistenti disagi nei trasporti e da regole poco chiare per il rientro in classe degli alunni assenti, mettendo in difficoltà famiglie e pediatri che, anche dopo la tardiva emissione di una circolare esplicativa, continuano a denunciare problemi nel fare i tamponi ai bambini entrati nel percorso di prevenzione covid». A dirlo è stato appunto il consigliere regionale del Pd, Nicola Conficoni, componente della commissione Salute, commentando la ripartenza dell'anno scolastico, in particolare sul versante della prevenzione sanitaria rispetto al covid-19. «Da tempo denunciamo un'evidente disparità territoriale nella gestione dell'emergenza: al Friuli Occidentale, ove risiede circa il 26% della popolazione regionale, la Giunta Fedriga ha destinato solo il 18 per cento delle risorse Governo per potenziare i posti letto di terapia intensiva e semintensiva. I tamponi eseguiti nel pordenonese, inoltre, sono il 13,9 per cento del totale».
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