Alpi Aviation, nell'operazione cinese il più grande studio legale del mondo

Mercoledì 10 Marzo 2021
Alpi Aviation, nell'operazione cinese il più grande studio legale del mondo
L'AZIENDA
PORDENONE Il capitolo cinese della Alpi Aviation Srl, la società sospettata di aver violato l'embargo vendendo droni militari all'Iran attraverso la Turchia, deve essere ancora esplorato. La joint venture con la Cina ha di fatto lasciato ai fondatori, Corrado Rusalen e Moreno Stinat, rispettivamente il 16,5 e l'8,5% delle quote. Il restante 75% è in mano alla Mars (HK) Information Technology Co. Limited, che a luglio 2018 ha versato 2,1 milioni di quote nominali. L'operazione commerciale ha lasciato fuori dalla società friulana altri due soci minori, Angelo Flaiban e Antonio Rusalen.
L'OPERAZIONE
Lo «shopping cinese» che tanto preoccupa il presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti, in questo caso rischia di aprire interrogativi sul progetto dell'azienda friulana di trasferire a Wuxi, città cinese nella provincia del Jiangsu, la sua produzione. Farà soltanto volare i cinesi sui suoi Pioneer, gli ultraleggeri per i quali è famosa in tutto il mondo? O si appresta a trasferire anche la sua tecnologia usata in campo militare. «Il problema è ancora più rilevante - aveva detto Agrusti parlando delle società italiane vendute ai cinesi - quando si tratta di aziende che hanno a che fare con strutture sensibili per la sicurezza del Paese». Alpi Aviation, infatti, è un fornitore delle Forze Armate (droni per pattugliatori di Aeronautica, Esercito e Marina militare) e per la Leonardo Spa (Finmeccanica).
HONG KONG
La Mars, società di diritto estero appositamente creata nel 2018 per l'acquisto di Alpi Aviation, ha sede nel Queen's Center di Wanchai Hong Kong. Wei Jianhua oggi è il presidente del Cda di Alpi Aviation. Ed è anche il presidente della CCUI, la China Corporate United Investment Holding Co. Ltd che assieme alla CRRC Capital Holding Co Ltd ha costituito un fondo di investimenti privati. Per l'operazione si è fatto assistere da Detons, il più grande studio legale al mondo. Pei Qiu - il legale che li ha assistiti - ha inserito l'operazione nel suo curriculum spiegando di aver fornito alla CCUI «servizi legali completi per l'acquisizione di Alpi, una società italiana produttrice di aeromobili, con 100 milioni di renminbi (la valuta cinese, ndr)». Dice anche in Europa è stata la prima transazione «di questo tipo per una holding cinese in un'impresa manifatturiera di aviazione ad alta tecnologia».
PASSAGGIO TRASPARENTE
I controlli sui passaggi di mano tra aziende italiane e cinesi, che tanto auspica Agrusti, non sono un automatismo. In questo caso il passaggio di quote tra Alpi Aviation e Mars è assolutamente trasparente, basta fare una visura in Camera di commercio, è tutto registrato. L'interesse di Wei Jianhua per la realtà italiana, peraltro, è documentato anche sul sito internet della Camera di commercio italiana in Cina già nel giugno 2016, quando partecipa a un tavola rotonda moderata da una giornalista del Sole24ore incentrata sulle principali criticità riscontrate dalle aziende italiane in Cina e sulle opportunità future. Al dibattito c'erano anche manager della GM Ferrero China Ltd, della GM Magneti Marelli Powertrain China, della Ansaldo Energia, della Pirelli Apac e della Bracco Sine Ltd.
L'interesse di Alpi Aviation per il mercato cinese è inoltre testimoniato dalla partecipazione nel 2019 alla Fiera internazionale dell'import di Shangai, di cui parla ampiamente il sito online Class Xhinhua Silk road in un articolo firmato da un giornalista che si firma con lo pseudonimo di Mauro Romano. (c.a.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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