Addio a Francesco Boni De Nobili, insegnante e studioso

Venerdì 18 Settembre 2020
Addio a Francesco Boni De Nobili, insegnante e studioso
IL LUTTO
PORDENONE Dopo un anno di malattia si è spento Francesco Boni De Nobili, insegnante, studioso, scrittore e autore di diversi libri, soprattutto storici. Un cognome altisonante che unisce le due casate dei Boni, famiglia patrizia fiorentina, e dei De Nobili, casato ligure, ma Francesco, 69 anni ad agosto, era nobile di nome, ma soprattutto di fatto.
Così infatti scriveva: Il mio trisnonno era marchese, ma in famiglia tenevano di più ad altri titoli che, seppur minori dal punto di vista gerarchico, erano maggiori per antichità e significato storico. Il tempo è passato e i valori sociali si sono radicalmente modificati. Ma della medaglia d'oro per i benemeriti della salute pubblica che gli fu riconosciuta dopo la morte sono sempre andato orgoglioso e l'ho tenuta sempre a modello. A egregie cose i forti animi accendono.
Molto conosciuto in città per i suoi libri - diversi quelli dedicati a Giovanni Antonio de' Sacchis e alla città, tra cui Le strade di Pordenone e Pordenone misteriosa, curiosa e sconosciuta- era specializzato in studi araldici. Accanto a produzioni proprie, come lo stemmario di Pordenone, nel 2014 aveva curato una revisione e un'integrazione dell'opera Libro d'argento delle famiglie venete di Giovanni Dolcetti, uscito nella collana Le nostre tradizioni de Il Gazzettino, per le edizioni De Bastiani, col titolo Famiglie e cognomi veneti e friulani; lavoro che gli valse il Gran Premio Scudo d'Oro 2014, rilasciato dalla Cancelleria del Centro Studi Araldici.
Il suo estro eclettico e poliedrico lo ha portato a scrivere romanzi, documentari storici e sceneggiature e ha operato anche nel settore del fumetto didattico, in collaborazione con Emanuele Barison, realizzando soggetti e sceneggiature.
Ma l'inclinazione per la studio e la ricerca, era accompagnata da quella per l'insegnamento: «Amava spiegare e far amare la storia racconta la moglie Susi Moro, sua collega allo Ial e guida turistica, con la quale condivideva la passione per lo studio e la divulgazione e i suoi studenti lo adoravano. Per loro era una guida, un padre, un punto di riferimento. Si faceva amare, ma anche rispettare. Era particolarmente vicino a chi aveva più bisogno. Amava le battute di spirito ed era un insegnante anticonvenzionale. Più di una volte fece salire gli alunni sui banchi come nel film L'Attimo fuggente. Non si è mai perso d'animo e ha lavorato fino all'ultimo. Fresco di stampa è già in vendita nello stand di pordenonelegge La più luminosa parola, dedicato al 500 pordenonese e friulano in tutti i suoi aspetti ed è invece di prossima uscita, sempre per De Bastiani editore, Il libro d'oro delle famiglie nobili di Pordenone, che aveva intenzione di regalare al Comune».
In famiglia, Francesco è stato un papà speciale, con un'attenzione totale e una dedizione profonda per i figli.
Clelia Delponte
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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