A Valle la gente rivive l'incubo del disastroso2002

Martedì 8 Dicembre 2020
A Valle la gente rivive l'incubo del disastroso2002
VALLENONCELLO
PORDENONE Un'emergenza tra le più impattanti degli ultimi 30 anni. Per i danni causati dall'alluvione ma anche e soprattutto per l'aspetto psicologico nelle tante persone le cui abitazioni, anche a Vallenoncello, non sono state risparmiate dall'acqua. Nei loro ricordi ci sono ancora le immagini di 18 anni fa, quando nel 2002 l'esondazione del Noncello aveva messo in ginocchio il quartiere. È la fotografia che passa davanti agli occhi di Graziella Della Colletta, che negli ultimi giorni si è fatta carico del papà, 82 anni, che abita in via Vittorio Cadel. Qualche mese fa, essendo caduto da un albero, si è fratturato due vertebre. Fatica pertanto a muoversi. La donna non vede l'ora che l'acqua possa abbassarsi per poter tornare nella sua Porcia. Tra sabato e domenica ha vissuto ore di angoscia, temendo che si ripetesse quell'indimenticabile 2002: «Quell'anno ricorda l'acqua era salita fino a un metro e 20. Io e mia mamma siamo state portate via da un mezzo anfibio che ci mise in salvo. Temevo che anche questa volta si ripetesse la scena: fortunatamente è andata meglio, anche se l'acqua è entrata comunque in casa». Domenica pomeriggio, mentre il livello del Noncello continuava a crescere a vista d'occhio, sono stati i vicini ad aiutare Graziella a mettere in salvo i mobili al piano terra. «Devo ringraziare anche i volontari della protezione civile sottolinea che sono stati davvero eccezionali: non solo ci hanno dato una mano, ma hanno dispensato consigli preziosi». Da quella casa l'anziano padre non vuole proprio andarsene. Non voleva prima, figurarsi ora che sente tutto il peso dell'età. «Dopo l'alluvione del 2002 sostiene la figlia era stato consigliato a lui e a mia madre di andare a vivere al piano di sopra. Erano stati fatti, per questo, dei lavori. Purtroppo l'invalidità di mia madre l'ha costretta a stabilirsi al piano terra che, di lì a poco, è tornato ad essere il rifugio per entrambi. E' impensabile, però, che mio padre possa continuare a vivere lì: è troppo rischioso in certi casi». Rispetto a Villanova, questa volta a Vallenoncello i danni sono stati minori: «I lavori effettuati sugli argini del fiume precisa l'assessore Loperfido hanno dato i risultati sperati. In via del Passo, per esempio, alcuni scantinati sono finiti sott'acqua ma è stato ottimale che siano state preservate alcune zone del quartiere che, solitamente, erano interessate pesantemente dall'esondazione. Le famiglie in difficoltà sono state aiutate con i sacchi di sabbia e con le motopompe: più di così, sinceramente, non avremmo potuto fare».
Al.Co.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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