A scuola di dono L'Afds in cattedra per sensibilizzare anche i giovani

Mercoledì 18 Dicembre 2019
A scuola di dono L'Afds in cattedra per sensibilizzare anche i giovani
SACILE
A scuola di dono è il nome del progetto che l'Afds Fidas ha promosso e organizzato per le scuole di ogni ordine e grado. A tale iniziativa aderisce anche la sezione locale della città del Livenza che ha avviato un percorso di sensibilizzazione negli Istituti cittadini per divulgare e promuovere la partecipazione fra gli studenti.
IL DONO A SCUOLA
«La Federazione italiana associazioni donatori di sangue - spiega il presidente dell'Afds della sezione di Sacile Quirino Messina - dopo l'esperienza positiva della prima edizione ha deciso di riproporre questo progetto chiamato A scuola di dono a tutte le scuole cittadine. La scuola potrà far partecipare i propri studenti sia per classi che per piccoli gruppi, ma anche individualmente, con l'obiettivo di diffondere l'attenzione nei confronti della donazione del sangue e degli emocomponenti».
LA SENSIBILIZZAZIONE
Con questa iniziativa l'Afds intende proseguire un percorso di sensibilizzazione sulla donazione. «Lo stiamo sviluppando sul territorio di tutta la regione - afferma Messina - e in particolare rivolgendoci alle nuove generazioni che nella sostanza rappresentano il futuro della nostra associazione. E quello che vogliamo far passare è il messaggio dell'importanza del gesto della donazione, un gesto volontario, autonomo, anonimo e aggiungo anche gratuito e responsabile».
I NUMERI
In regione l'Afds è presente con 39 sezioni che nel corso dello scorso anno hanno contribuito all'autosufficienza di sangue e emoderivati con circa 8 mila unità, un risultato dovuto alla generosità dei 8.375 donatori iscritti nelle varie sezioni. «Un risultato importante e che ci fa ben sperare anche per gli anni a venire - spiega Messina -. Il lavoro che stiamo svolgendo fra i giovani e in particolare nelle scuole della città è molto importante e i risultati cominciano ad arrivare. I giovani hanno dimostrato di essere impegnati e capire che con il loro esempio possono coinvolgere altri giovani e divulgare quei principi di solidarietà e di amicizia a cui noi crediamo, creando quelle affinità elettive tra le persone, anche le più diverse tra loro, che donano senza attendere nulla in cambio».
L'ANNO CHE VERRÀ
«Credo e ne sono sicuro - aggiunge Messina - che l'anno che verrà sarà un anno ancor più fertile per le nostre sezioni, perché i giovani donatori sono diventati una solida realtà, pietra angolare su cui costruire la nuova città del donare. Il nostro motto è comunicare, informare e condividere - conclude il presidente dell'Afds -, creando un rapporto basato sulla fiducia con le persone che coinvolgiamo, puntando su questi aspetti che crediamo importanti e cioè: l'unione fa la forza, nessuno é indispensabile, ma tutti sono necessari».
Francesco Scarabellotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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