ABANO
Il consiglio comunale ha approvato all'unanimità l'acquisizione del Primo Roc di Giarre. A poche ore di distanza dal voto l'amministrazione comunale ha annunciato che il prossimo 4 ottobre, davanti al complesso militare, si svolgerà la cerimonia ufficiale di consegna dell'ex base logistica al Comune da parte dell'Agenzia del Demanio. Un taglio del nastro e una consegna delle chiavi simbolici che vedranno la presenza del Prefetto di Padova, Renato Franceschelli, e del direttore dell'Agenzia regionale del Demanio, Dario Di Girolamo. Poco più di una settimana, quindi, e il Primo Roc sarà del Comune dopo anni nei quali la sua acquisizione è sembrata un sogno, o meglio un auspicio.
La precedente ci era riuscita attraverso un protocollo d'intesa che prevedeva una permuta: il Primo Roc in cambio di una nuova caserma da 6,8 milioni di euro per i carabinieri. «Risorse interamente da stanziare quest'anno. Come assessore al bilancio non so davvero come queste risorse si sarebbero potute trovare nelle casse del Comune», ha notato Francesco Pozza. Il Primo Roc invece sarà dell'Ente, ad eccezione di due palazzine, senza vincoli e con la possibilità di rivenderne anche parti riconoscendo al Demanio il 25% del ricavato. «Per due volte negli anni passati il Comune ottenne risposte negative alla cessione del Primo Roc per il permanere delle esigenze del Ministero della Difesa - ha detto il sindaco Federico Barbierato - ottenendolo abbiamo realizzato un punto programmatico dell'amministrazione. Ora comincerà una nuova sfida, quella di immaginare per questo complesso una funzione strategica per il quartiere e la città». Siparietto tra Chiara Martinati (Lega Nord) e Giuseppe Bianchin (Partito Democratico). «Se ora il Comune ottiene il Primo Roc è anche perché c'è un governo diverso, un governo del cambiamento che vuole chiudere gli hub per l'accoglienza», ha notato la prima. Pronta la replica di Bianchin: «Otteniamo il Primo Roc perché il governo Letta varò il federalismo demaniale che consentiva la cessione gratuita di questi beni. Un provvedimento poi prorogato dal governo Renzi». «Credo che le indicazioni programmatiche dell'amministrazione di realizzare al Primo Roc la cittadella della sicurezza vadano rispettate - ha detto Matteo Lazzaro (35Zero31) - ma credo anche che nella progettazione si debba avare il coraggio di evitare la speculazione, dando invece servizi al quartiere e a tutti i cittadini».
Al.Ma.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il consiglio comunale ha approvato all'unanimità l'acquisizione del Primo Roc di Giarre. A poche ore di distanza dal voto l'amministrazione comunale ha annunciato che il prossimo 4 ottobre, davanti al complesso militare, si svolgerà la cerimonia ufficiale di consegna dell'ex base logistica al Comune da parte dell'Agenzia del Demanio. Un taglio del nastro e una consegna delle chiavi simbolici che vedranno la presenza del Prefetto di Padova, Renato Franceschelli, e del direttore dell'Agenzia regionale del Demanio, Dario Di Girolamo. Poco più di una settimana, quindi, e il Primo Roc sarà del Comune dopo anni nei quali la sua acquisizione è sembrata un sogno, o meglio un auspicio.
La precedente ci era riuscita attraverso un protocollo d'intesa che prevedeva una permuta: il Primo Roc in cambio di una nuova caserma da 6,8 milioni di euro per i carabinieri. «Risorse interamente da stanziare quest'anno. Come assessore al bilancio non so davvero come queste risorse si sarebbero potute trovare nelle casse del Comune», ha notato Francesco Pozza. Il Primo Roc invece sarà dell'Ente, ad eccezione di due palazzine, senza vincoli e con la possibilità di rivenderne anche parti riconoscendo al Demanio il 25% del ricavato. «Per due volte negli anni passati il Comune ottenne risposte negative alla cessione del Primo Roc per il permanere delle esigenze del Ministero della Difesa - ha detto il sindaco Federico Barbierato - ottenendolo abbiamo realizzato un punto programmatico dell'amministrazione. Ora comincerà una nuova sfida, quella di immaginare per questo complesso una funzione strategica per il quartiere e la città». Siparietto tra Chiara Martinati (Lega Nord) e Giuseppe Bianchin (Partito Democratico). «Se ora il Comune ottiene il Primo Roc è anche perché c'è un governo diverso, un governo del cambiamento che vuole chiudere gli hub per l'accoglienza», ha notato la prima. Pronta la replica di Bianchin: «Otteniamo il Primo Roc perché il governo Letta varò il federalismo demaniale che consentiva la cessione gratuita di questi beni. Un provvedimento poi prorogato dal governo Renzi». «Credo che le indicazioni programmatiche dell'amministrazione di realizzare al Primo Roc la cittadella della sicurezza vadano rispettate - ha detto Matteo Lazzaro (35Zero31) - ma credo anche che nella progettazione si debba avare il coraggio di evitare la speculazione, dando invece servizi al quartiere e a tutti i cittadini».
Al.Ma.
