«Voltabarozzo soffoca per le auto, più corse bus»

Martedì 15 Ottobre 2019
«Voltabarozzo soffoca per le auto, più corse bus»
LA RICHIESTA
PADOVA Incrementare da subito la frequenza degli autobus 14 e 16 che da Voltabarozzo portano in centro città. È quanto chiede il Comitato No Rotaie Voltabarozzo sempre schierato contro la realizzazione della linea del tram Sir e la cementificazione del territorio.
«Come Comitato non vogliamo entrare nella polemica scaturita dalla discutibile decisione dell'amministrazione di cancellare la Circolare Arcella, ma vogliamo sottolineare che da due anni chiediamo al Comune di incrementare, portandola a uno ogni 15 minuti, la frequenza degli autobus 14 e 16 che servono Voltabarozzo fino alla Stazione - spiega la portavoce del Comitato Liliana Gori - e soprattutto che i due mezzi pubblici non passino allo stesso orario come accade ora. Inoltre chiediamo siano prese in considerazione anche le corse domenicali del bus 16, attualmente non in servizio festivo, poiché la domenica è problematico raggiungere la città dai comuni limitrofi».
Il Comitato si chiede perché si sia investito denaro pubblico in un prevedibile flop quale la Circolare Arcella con pochissimi utenti e un improbabile pareggio costi-benefici, mentre Voltabarozzo soffoca tra smog e traffico con risicate corse bus. «Se a questo si aggiunge l'ipotesi cementificatrice di Lorenzoni per un obsoleto Sir3, ebbene Voltabarozzo sarà probabilmente destinata ad essere una periferia inquinata, mal servita e priva di sufficienti parcheggi - continua Gori - A fronte di questa situazione chiediamo al vice sindaco Arturo Lorenzoni di prendere in mano la nostra richiesta e di incrementare la frequenza delle linee dei bus 14 e 16. Non chiediamo favori o inaugurazioni plateali, chiediamo un civile contributo al traffico odierno. Non ci venga riproposto ad arte ed in alternativa il progetto Sir3, lo consideriamo da sempre tecnologicamente fallimentare». Gori ricorda che il progetto Sir3 prevede 12.400 metri quadrati sui quali verrà eseguita la posa di un impalcato di calcestruzzo armato, con una monorotaia in acciaio sul verde pubblico del Parco Iris, e un parcheggio scambiatore per 400 auto al capolinea vicino alla tangenziale sud in un'area di circa 15 mila metri quadrati attualmente a destinazione agricola.
Luisa Morbiato
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