Via Giardinetto, residenti contro il tram: «Siamo pronti a scendere in strada»

Mercoledì 17 Gennaio 2018
LA PROTESTA
PADOVA Sono pronti a dar battaglia sul progetto tram i residenti di Voltabarozzo.
Sono convinti che il passaggio del serpentone blu renderà invivibile il quartiere e sarà un colpo mortale per il commercio. Su via Giardinetto, una stretta strada residenziale parallela a via Piovese, vive Ivana Bottari con la madre di 97 anni. «Siamo pronte a metterci sulla via per far valere le nostre ragioni, combatto per la mia casa e per il quartiere - sbotta la donna - io vivo in una casa storica, tra le più vecchie del quartiere. Ora prospettano di toglierci una parte del giardino per fare spazio al tram ma la mia famiglia ha già dato. Nel 1933 fu ceduta una parte di terreno per far passare la ferrovia veneta. Mi chiedo se la casa reggerà considerata l'età è già stata sistemata per problemi di statica».
Bottari sottolinea inoltre come sia assurda, per coloro che conoscono la zona, far passare il tram in una via a prevalenza residenziale.
«Io vivo qui da sempre e come gli altri residenti conosco i problemi - chiude la donna - il sindaco è venuto in visita a sorpresa, l'ho fermato e gli ho illustrato la situazione, mi ha risposto che valuterà ma l'impressione che ha dato a me e ad altri residenti è quella di chi non conosce la situazione».
In via Giardinetto c'è anche il deposito di legname di Paolo Mazzucato che si dice più che preoccupato dal progetto che lo costringerebbe a chiudere l'attività. Un'azienda che dovrà chiudere, come afferma il titolare, che sii chiede come potranno arrivare o partire dal deposito i mezzi pesanti indispensabili al trasporto della merce. Un problema che mettono in primo piano anche altri commercianti della zona pensando alle dimensioni dii via Giardinetto e della stessa via Piovese: «Non è possibile far transitare il tram su queste strade - puntualizza Nereo Andreazzo titolare dell'omonimo mobilificio che si affaccia su via Piovese - i negozi chiuderanno tutti, lo abbiamo già visto alla Guizza dove tra l'altro si sono deprezzati anche gli immobili. Poi come possono rifornirsi i negozi, se passerà il tram non ci saranno gli spazi sufficienti per il carico e scarico. Io sarei poi doppiamente penalizzato perché vivo in via Giardinetto. Si dovrebbe anche tener conto che si tratta di stabili vecchi, le fondamenta degli anni 60 non sono quelle che si fanno nelle nuove costruzioni, ci saranno sicuramente problemi di statica. Trovino altre soluzioni, non capisco perchè siano decisi a rovinare una parte della città».
Luisa Morbiato
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