Via Castelfidardo invasa dalle zanzare I residenti: «A rischio la nostra salute»

Giovedì 18 Ottobre 2018
Via Castelfidardo invasa dalle zanzare I residenti: «A rischio la nostra salute»
AMBIENTE
PADOVA Nonostante l'autunno sia arrivato, plotoni di zanzare infestano 5000 metri quadrati di superfici incolte e capannoni diroccati e non danno tregua ai residenti di vicolo Castelfidardo e dintorni.
I cittadini del comitato Via Rodi-vicolo Castelfidardo, assieme al consigliere comunale di Libero arbitrio Enrico Turrin, che abita nel rione, denunciano l'invasione di insetti nell'area da anni in disuso ex Grassetto, situata nel vicolo.
«L'area, di proprietà della società Rodi srl, collocata tra vicolo Castelfidardo e via Rodi, versa in stato di degrado assoluto afferma il coordinatore del comitato, Gianpaolo Zen -. Ora che esiste il pericolo del virus West Nile, tenere un sito del genere nell'incuria più totale, con una distesa di erbacce, sterpaglia e pozzanghere, vuol dire creare l'ambiente ideale per il proliferare di questo insetto. Auspichiamo che il Comune intervenga urgentemente presso il privato Rodi srl, per provvedere a una bonifica immediata».
Anche il consigliere comunale Turrin protesta duramente. «Mi spiace, dopo diversi mesi di denunce e richiami all'amministrazione comunale da parte di opposizione, associazioni e semplici cittadini, doverci nuovamente unire ai ripetuti richiami al decoro e alla salute pubblica, che sembrano continuamente cadere nel vuoto sostiene quest'ultimo -. Nel caso specifico dell'ex Grassetto, all'incuria pubblica si unisce il totale disinteresse privato alla salute dei cittadini che abitano li».
Di qui, l'appello al Comune: «Chiediamo che qualora i proprietari dell'ex Grassetto non provvedessero immediatamente alla corretta tenuta del sito, l'amministrazione, che è prima responsabile della salute pubblica, si attivi direttamente per la bonifica, tramite ufficiale ingiunzione alla ditta».
«Non è tollerabile conclude - che questo luogo sia totalmente abbandonato agli interessi privati, che da sempre cozzano con quelli dei cittadini che qui abitano».
Isabella Scalabrin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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