Vendite all'ingrosso: Padova capitale

Sabato 20 Gennaio 2018
Vendite all'ingrosso: Padova capitale
IL BILANCIO
PADOVA Capitale dell'ingrosso, anche se non tutto sembra risplendere. È il canto e controcanto fatto dal Servizio studi della Camera di commercio su Padova nel periodo che va dal 2009 al terzo trimestre del 2017.
Al 30 settembre scorso il totale delle imprese attive nel commercio all'ingrosso ammonta a 6.371 unità, pari al 9,5% del totale delle imprese operative nelle attività terziarie della provincia. Non solo: Padova risulta essere la nona provincia italiana per numero di imprese del settore, con il 2% del totale nazionale (311.231 unità alla stessa data) e la prima nel Veneto con il 25,1% del totale regionale (25.417 unità) seguita da Verona (20,7% per 5.266 unità). La distribuzione delle specializzazioni, inoltre, è caratterizzato dalla prevalenza delle imprese all'ingrosso di beni di consumo finale, che sono 2.464 unità, ovvero il 38,7% del totale se si considerano il sistema moda, i mobili-arredamento, gli elettrodomestici, gli articoli per la casa, l'elettronica, la profumeria e la farmaceutica, seguiti da prodotti vari per l'industria e l'edilizia (1.427 unità, che poi sono il 22,4%), dai macchinari e attrezzature (875 unità per il 13,7%) e dagli alimentari e bevande (766 unità, 12%), e via via tutte le altre specializzazioni con minori consistenze.
E nel mare magnum delle aziende padovane, ecco che il 50,5% sono società di capitali mentre le imprese individuali si attestano al 31,4% e le società di persone al 17,6%. Lo 0,5 che resta, sono per lo più cooperative. Che Padova sia capitale lo conferma anche l'indice di densità del commercio all'ingrosso, in rapporto all'insieme delle imprese del terziario. In questa classifica la città del Santo e la sua provincia sono al settimo posto a livello nazionale, mentre guidano la graduatoria in Veneto, anche se la dimensione delle imprese in termini di addetti fa suonare il primo campanello d'allarme: l' 89,6% del totale è infatti costituito da imprese con meno di 9 addetti.
Complessivamente Padova vanta 19.192 unità impiegate pari al 9,8% del totale degli occupati nelle attività terziarie della provincia, anche in questo caso preceduta da Verona, che con 20.413 unità detiene il 25,3% del totale regionale contro il 23,8% di Padova (che, comunque, rimane pur sempre il settimo valore in Italia).
«Non tutto però va benissimo - analizza il presidente dell'Ascom Patrizio Bertin - dal momento che le imprese straniere costituiscono il 14% del totale (638 unità in valore assoluto su un totale 4.553 sedi legali) con un aumento di 4,2 punti negli ultimi sei anni. Quasi tutte, poi, sono extracomunitarie (12,3% per 561 unità). Questo significa che il commercio all'ingrosso presenta una percentuale di imprese straniere ed extracomunitarie superiore a quella che si rileva per il totale delle imprese attive nella provincia», rispettivamente 9,1% per le imprese straniere e 7,1% per quelle extracomunitarie. «Il dubbio - sottolinea Bertin, alludendo anche agli ingrossi cinesi - è: quante sono veramente quelle all'ingrosso e quante invece sono in realtà al dettaglio, camuffate da ingrosso?».
Nicola Munaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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