Vaccinazioni boom e dal 29 in farmacia

Martedì 22 Giugno 2021
LA SITUAZIONE
PADOVA Buone notizie sul fronte vaccinale. La campagna procede spedita al punto che negli ultimi sette giorni si sono sommate 70mila vaccinazioni. Una media mai toccata e che si deve alla concentrazione delle nuove aperture (dai 12 anni) con i richiami. «Se abbiamo i vaccini in casa la macchina funziona» dice la dottoressa Lorena Gottardello, direttrice del Dipartimento di Prevenzione.
I CAMBI
Andando con ordine la prima notizia è che entro la prima settimana di luglio sarà completato il cambio per le 6mila persone che dovevano fare il secondo richiamo del vaccino passando da AstraZeneca a Pfizer seguendo la direttiva del ministero della Salute. Sono tutte persone sotto i 60 anni, in gran parte membri delle forze dell'ordine, della Protezione civile o di enti pubblici come l'Università che avevano fatto la prima dose tre mesi fa. Non c'è stato nessuno spostamento di data.
LE CLASSI DI ETÁ
I dati di ieri confermano che poco a poco si compone la scacchiera dei vaccinati nelle classi di età più a rischio. Sopra gli 80 manca il 3,4 per cento della popolazione. Sopra i 70 anni l'11,2 per cento. Sopra i 60 anni il 19 per cento. Sopra i 50 manca il 38,8 per cento, sopra i 40 anni il 46,1 per cento. Sopra i 30 anni il 72,7 per cento e sopra i 20 anni il 74 per cento. «Il dato che ci impressiona di più è che abbiamo già avvicinato il 10 per cento dei ragazzi fra i 12 e i 19 anni. Il secondo è che stiamo facendo anche tante dosi di Astrazeneca, ovviamente non sotto i 60 anni».
Gli ultimi 22 mila posti emessi la settimana scorsa non andranno tutti dopo il 4 agosto come prenotazione perchè ci sono posti liberi anche prima. Seguendo i dati della Regione sono più di 715mila le dosi iniettate finora nella nostra provincia. Con 147mila persone prenotate fino al 4 agosto per la prima dose, l'Ulss 6 conta di arrivare a fare 482mila iniezioni, comprendendo anche i richiami, per quella data. Per quanto riguarda i tamponi ieri è rimasto chiuso quello all'Euganeo a causa di problemi tecnici dell'impianto idrico dovuti ai lavori di restauro della curva Sud. Oggi riapre.
IN FARMACIA
Altra novità. Il 29 giugno saranno consegnate le prime dosi di vaccino alle farmacie. «Non credo che questa data coinciderà con l'inizio delle vaccinazioni ma sicuramente con quello della distribuzione che avverrà una volta alla settimana per farmacia». Ci sono 30 dosi a settimana. Troppo difficile gestire Pfizer per via dei frigoriferi a bassissime temperature, si farà Moderna. Ci sono però dei problemi per reperire le siringhette di insulina, non se ne trovano. I distributori dei farmaci andranno a prelevare il vaccino, già preparato, dalla farmacia dell'ospedale di Schiavonia. Poi bisogna avere almeno 10 persone con l'anamnesi già completata in precedenza che vadano a vaccinarsi entro sei ore dall'arrivo del flacone E luoghi adeguati per l'attesa di almeno 15 minuti dopo l'iniezione. Allestire un punto vaccinale poi significa avere le bombole per l'ossigeno, preparare il cortisone, l'antistaminico iniettabile, l'adrenalina. Poi bisogna sanificare i locali fra un paziente e l'altro e cambiarsi il vestiario. Proprio per questo la Regione ha portato a 10,50 euro il compenso per iniezione (aggiungendo 4.50 euro ai 6 euro dell'accordo nazionale) con un bonus di 200 euro ogni 200 dosi effettuate.
IL BILANCIO
Sono sette i nuovi casi nelle ultime 24 ore nel territorio della provincia e 695 le persone tuttora contagiate, numero in discesa. Negli ospedali 29 ricoverati in tutto ma purtroppo 3 decessi. Nessun nuovo caso di variante indiana, limitato ancora a 1 e già isolato.
Mauro Giacon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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