Vaccinati i prof del Camposampierese, i sindacati all'Ulss: «Serve chiarezza»

Venerdì 5 Marzo 2021
Vaccinati i prof del Camposampierese, i sindacati all'Ulss: «Serve chiarezza»
LA CAMPAGNA
LOREGGIA Quasi 400 lavoratori delle scuole del Camposampierese, tra docenti, bidelli e amministrativi, ieri si sono presentate volontariamente a vaccinarsi nel palasport di Loreggia. Per loro un'emozione ancor più grande del suono della prima campanella. Il personale scolastico ha vissuto intensamente il primo vaccino-day dedicato esclusivamente al mondo dell'istruzione scolastica.
I prof e le maestre non hanno avuto nessun problema ad affidarsi all'infermiera preposta e ricevere la prima dose del vaccino Astrazeneca. Ieri a Loreggia sono arrivate da Padova anche decine di insegnanti che hanno riscontrato delle difficoltà di carattere burocratico nel loro centro vaccinale di riferimento. Da qui la decisione di dirottarle nell'Alta Padovana. Tutte le operazioni di vaccinazione sono riuscite senza alcun intoppo.
«Tutte le persone che sono arrivate ordinatamente oggi sono state serene e tranquille - sorride la dottoressa Lucia Diletta Zambon, medico del Sisp (Servizio igiene e sanità pubblica) di Camposampiero - Come servizio offerto siamo molto soddisfatti. Certamente la presenza della croce rossa e dei volontari ci aiuta moltissimo nel disciplinare l'ordine di vaccinazione dei prenotati».
Paura per le controindicazioni e gli effetti successivi del vaccino? «Assolutamente no - risponde la dottoressa - Inoltre mi permetto di dire che avere una linea di febbre dopo la somministrazione del vaccino non solo è normale ma ritengo sia un buon segno di come il corpo reagisce. Sicuramente l'aumento della temperatura corporea deve essere gestito bene e proprio per questo ci siamo noi sanitari a vigilare su ogni cosa». Entro la fine del mese dovrebbero essere interessati tutti gli insegnanti che hanno aderito al piano vaccinale già con la seconda dose. La campagna vaccinale degli insegnanti è partita il 20 febbraio per chi lavora negli istituti privati mentre il debutto per chi lavora nel pubblico è stato l'altro ieri a Cittadella. Il prossimo appuntamento sarà sabato a Padova.
Restano però diversi nodi da sciogliere dopo gli ostacoli organizzativi degli ultimi giorni. I sindacati della scuola Flc Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda Unams di Padova «chiedono alle autorità sanitarie di conoscere il numero di slot vaccinali messi a disposizione del personale scolastico all'atto della prima apertura della piattaforma di prenotazione, considerato che l'anagrafe degli aventi diritto in provincia di Padova è di circa 18 mila persone e se sia stata fatta una reale pianificazione su base plurisettimanale e quindi di conoscerne la tempistica. Come e quando saranno vaccinati i lavoratori individuati come fragili e inidonei alla attività in presenza a partire da settembre 2020 e coloro con età superiore ai 65 anni che al momento sono esclusi e se e quando potranno prenotare il vaccino le centinaia di lavoratori precari residenti fuori provincia ad oggi non presenti a sistema».
«A differenza dei colleghi di altre province, per il personale padovano la notizia della vaccinazione è stata un passaparola - proseguono - Alcuni dirigenti hanno presentato ricorsi gerarchici. E sulle presunte prenotazioni doppie alle vaccinazioni a favore di amici e familiari, sempre i sindacati chiedono «che sia ufficialmente chiarito se vi siano state e quante sono state».
M.C.
L.M.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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