Un futuro di lavoro per settanta minori senza famiglia

Giovedì 23 Maggio 2019
Un futuro di lavoro per settanta minori senza famiglia
IL CONVEGNO
PADOVA Quale futuro dare ai minori che, a Padova, non possono vivere con le loro famiglie? Di questo si parlerà sabato prossimo, a partire dalle 9.45 al teatro Excelsior di via Madonna della Salute a Mortise, nel convegno dal titolo Oltre, una rete per l'autonomia sociale, formativa e lavorativa dei minori accolti in comunità. Il progetto Oltre vede l'associazione Welcome come capofila. Ad aderire, però, sono anche l'associazione Murialdo - Fondazione Pizzuto, la cooperativa Equality, l'associazione Amicizia, il Comune, l'Università, il Csv e il Centro per impiego.
L'attenzione sabato prossimo sarà rivolta in particolare nei confronti dei ragazzi che compiono i diciotto anni, ma che hanno comunque bisogno di assistenza. «Il progetto ha riguardato 70 ragazzi che sono stati coinvolti in un percorso di costruzione di autonomia, per sviluppare le capacità di ciascun minore spiega l'assessore al Sociale Marta Nalin - Diverse realtà che si occupano di minori si sono avvicinate facendo rete. Mettere assieme competenze diverse è stato fondamentale e ha permesso di creare dei percorsi reali di costruzione dell'autonomia sociale e lavorativa dei ragazzi».
I NUMERI
Più in generale, i numeri in città parlano di 66 ragazzi accolti in comunità (54 minori più 12 maggiorenni). A questi si aggiungono 58 minorenni che vivono in struttura con le madri. Della partita fanno parte anche 96 minori stranieri non accompagnati. Ci sono, inoltre, 74 minorenni che, con varie modalità, sono stati dati in affido. In favore di bambini e ragazzi che non possono vivere in famiglia sono molti i progetti attivi a Padova. Un'equipe multidisciplinare si è occupata, in questi anni, per esempio, di strutturare un centro di aggregazione e formazione nella sede dell'Associazione Welcome: uno spazio educativo e socializzante dove gli accolti delle comunità hanno potuto, in un contesto neutro, condividere esperienze di socialità, di orientamento e formazione lavorativa, di ampliamento delle competenze linguistiche anche mediante l'utilizzo di un'attività teatrale.
IL CENTRO
Il Centro di aggregazione è aperto quattro volte alla settimana per un totale di dodici ore settimanali. Tra le attività, sono da ricordare i percorsi di alfabetizzazione finalizzati a migliorare la conoscenza della lingua italiana e la capacità di espressione verbale e scritta, nonché a facilitare l'acquisizione di elementi di cultura generale che consentano l'attiva partecipazione alla vita sociale. Sono state attivate, poi, delle borse lavoro in favore dei minori a cui è stata proposta un'esperienza lavorativa di 25 ore settimanali per la durata di due mesi, retribuita mediante un'indennità di partecipazione pari a 315 euro al mese. Le attività lavorative si sono svolte in ristoranti, bar, locande, ortofrutta, meccanici/carrozziere, alberghi. È stata istituita, inoltre, la figura di un tutor che si interfaccia tra azienda e minore. Viene così monitorata l'esperienza lavorativa mediante colloqui individuali con il minore e incontri periodici tra quest'ultimo, l'equipe e il datore di lavoro. Questi incontri di confronto periodico diventano dei momenti importanti in cui il minore può prendere consapevolezza relativamente alle competenze acquisite e a quelle ancora da acquisire e direzionare il proprio impegno nel cercare di consolidare ciò in cui risulta essere più fragile.
Al.Rod.
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