Un atleta padovano vuole battere il record del mondo di velocità in discesa

Lunedì 27 Luglio 2015
Un atleta padovano vuole battere il record del mondo di velocità in discesa con pattini in linea e sta cercando fondi sul web per poter compiere l'impresa in autunno in Brasile. Sandro Bovo ha appena vinto l'oro nella specialità speed (velocità massima), argento nel Duel (gara a quattro partecipanti che scendono il percorso contemporaneamente) e il bronzo nella crono (gara a tempo sul percorso intero) ai campionati Italiani di downhill in Valpolicella, ma ha già la testa a Teutonia in Rio Grande do Sol.
Come è nata l'idea del record? «Due anni fa - racconta il campione del Roll Club Padova, classe 1972, 190 centimetri di altezza per 110 kg di peso che vanta una velocità massima di 119 km/h in discesa - Voglio rendere ufficiale un record che avevo già ottenuto nelle gare in tanti anni».
Qual'è il tempo da battere? «Devo superare la media di 104 chilometri all'ora in un tratto di 100 metri come avviene per le misurazioni del chilometro lanciato negli sci».
È pericoloso? «L'alta velocità può comportare delle brutte cadute sull'asfalto. Però il peggior nemico è la distrazione. Se si rimane concentrati e non si fa di più di quello che si è preparati a fare tutto dovrebbe andare secondo i piani».
Quanto è il budget? «Servono circa 10.000 euro che comprendono viaggio, soggiorno, giudici, cronometristi, messa in sicurezza del percorso, fotografi e cameraman per le riprese. Purtroppo le spese sono tante, ma l'iniziativa ha anche uno scopo benefico a favore dello Iov».
Come pensa di raccogliere i soldi? «Ho aperto un crowdfunding in internet sul mio sito www.sandrobovo.it e per il momento ho coperto la costruzione del casco, interamente costruito dal mio staff. A chi crede in me offro la visibilità sulla tuta e altro materiale che verrà ripreso e immortalato. Attualmente ho degli amici che mi sostengono come Spaccaweb, LifeProof, Original Sport, Seba Skates e Traguardi soprattutto come partner tecnici».
Perché ha scelto di andare in America Latina? «Ci sono solo due strade nel mondo che permettono questo tipo di tentativo di record con margini di sicurezza tali da essere prese in considerazione, una in Brasile appunto e l'altra in Canada, ma lì non ci hanno dato i permessi».
Quanto conta la preparazione? «L'aiuto di un medico è fondamentale durante tutte le fasi e infatti mi porterò dietro anche il mio fisioterapista Alessandro Bettin mentre devo già seguire il regime alimentare dell'esperta dietista Claudia Gabrielli».
Come si sta allenando? «Il mio personal trainer Diego Campaci, con cui mi vedo quotidianamente sia nella sua palestra che negli allenamenti sui pattini, raccoglie i miei dati a ogni seduta. Oltre alla preparazione atletica che eseguo a terra, svolgo almeno due allenamenti a settimana su pattini, uno di fondo e uno dedicato alle alte velocità».
Chi la segue nell'avventura? «Nella mia pagina ufficiale Story of a Record ho più di 4.000 persone che settimanalmente guardano i miei post e commentano. I canali social sono fondamentali oggi e testimoniano quanto la gente si interessi ai miei successi e a questa avventura».

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