Un anno di pandemia nelle testimonianze della Rsa

Lunedì 8 Marzo 2021
Un anno di pandemia nelle testimonianze della Rsa
L'INIZIATIVA
NOVENTA PADOVANA Occhi carichi di paura, momenti di gioia dopo il dramma, desiderio di superare una delle pandemie più tragiche della storia. Un anno di Coronavirus vissuto dentro la Casa di Riposo di Noventa Padovana raccontato attraverso un video voluto ed ideato dai volontari del Servizio civile. Protagonista di questa esperienza destinata a cristallizzare nel tempo gli istanti più significativi di un anno difficile sono state le operatrici volontarie Giulia Agnoletto, Ilaria Del Dottore, Chiara Gottoli ed Elena Tollin.
«Abbiamo intitolato il documentario - raccontano le volontarie - Viva la libertà. Lo scopo è stato dare spazio e parola a chi ha vissuto in prima persona l'esperienza della pandemia legata al Coronavirus. Nel video si ripercorrono alcuni momenti dell'anno appena trascorso, dando voce agli operatori socio sanitari, agli infermieri, ai fisioterapisti, agli educatori, ai residenti della Rsa e ai loro familiari. Abbiamo così creato un collage di preziose testimonianze di un periodo difficile e inaspettato, che ci ha insegnato molto e ci ha reso tutti più forti e consapevoli».
LA DIFFUSIONE
Il filmato, della durata di circa trenta minuti, verrà proiettato in futuro per mostrare alla collettività cosa è significato per gli addetti ai lavori l'anno di pandemia appena trascorso. Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione di tutti i settori impegnati nella Rsa, con il coordinamento del direttore dell'Ente Davide Colombo e del presidente Denis Cacciatori. «Dal febbraio scorso a oggi - - dice Cacciatori - il nostro modo di vivere è cambiato in maniera radicale. La vita all'interno della Casa di Riposo è stata caratterizzata da momenti davvero forti, altri nei quali sembrava che il mondo ci cadesse addosso, ma quello che ha reso possibile il ritorno alla normalità è stato l'amore e la professionalità con le quali i nostri dipendenti hanno affrontato il problema. Sarebbe stato semplice cadere nel panico quando sono si sono verificati i primi decessi e la situazione stava sfuggendo di mano. Con tutti i mezzi in nostro possesso ci siamo rialzati ed ora, finalmente covid free, lavoriamo con ancor maggior entusiasmo per la salute e il benessere dei nostri ospiti e la tranquillità delle loro famiglie». Cacciatori e il direttore Colombo hanno ringraziato gli operatori del Servizio civile per l'attenzione e la passione con le quali hanno vissuto questa difficile annata, con il rischio contagio in agguato, ma con grande professionalità e attenzione per gli ospiti.
Cesare Arcolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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