I DATI
PADOVA In poco più di una settimana i 3.500 nuovi iscritti hanno percorso in città 7 mila chilometri, per un totale di 2.720 viaggi. E anche sui social il riscontro è più che positivo, con tantissimi utenti che hanno dato il benvenuto all'innovativo sistema di spostarsi pedalando. A Padova, dunque, Mobike, il sistema di bike sharing che prevede l'utilizzo dei velocipedi a flusso libero, cioè senza stazioni e con la possibilità di lasciare il mezzo dove si ritiene più opportuno, ha debuttato con numeri significativi, tenuto conto che le giornate di maltempo non favorivano certo l'uso delle due ruote a condivisione libera. L'iniziativa, voluta dal sindaco Sergio Giordani e dal suo vice Arturo Lorenzoni, era stata avviata lunedì 6 maggio e quindi in pochi giorni i dati rilevati fanno presagire che la nuova opportunità sia piaciuta ai padovani.
I COMMENTI
«Abbiamo numeri sopra le aspettative e questi risultati interessanti dimostrano che siamo sulla strada giusta - sottolinea il numero due di Palazzo Moroni, che ha anche la delega alla Mobilità . Ci sono insospettabili che si sono registrati e questo mi fa molto piacere. Ora Padova è dentro una rete internazionale, perchè con lo stesso abbonamento si può girare qui, in altri 9 capoluoghi italiani e in moltissime città europee. Il servizio di bike sharing a free floating era molto atteso. Si tratta di un sistema moderno e flessibile, che consente l'integrazione tra la bicicletta e altre forme di mobilità, aumentando l'accessibilità di tutta la città. In pochi giorni questi mezzi così riconoscibili sono ormai una visione abituale in molte zone, in centro ma anche in tanti quartieri. Il bike sharing, quindi, sta entrando a far parte del quotidiano, favorendo gli spostamenti personali, per il tempo libero e per recarsi giornalmente al lavoro in modo attivo, sostenibile ed economico». «Con il flusso libero - prosegue Lorenzoni - l'uso della bici condivisa si adatta alle esigenze degli utenti e con il passare del tempo sarà possibile modulare l'iniziativa in maniera sempre più precisa e puntuale. Come nel caso di Night Bus, gli autobus notturni a chiamata, che stanno a loro volta riscuotendo un ampio gradimento, l'uso della tecnologia ci consente di rispondere meglio ai bisogni delle persone».
«La semplicità dell'utilizzo delle biciclette Mobike - ha proseguito - è il fattore che ha determinato questo positivo avvio del servizio di bike sharing. Attraverso l'app, che gli utenti scaricano gratuitamente, si possono trovare le biciclette più vicine e sbloccarle con un codice QR. Per terminare la corsa basta chiudere manualmente il lucchetto».
Il vice sindaco ha poi aggiunto che le 600 biciclette previste nel progetto per Padova saranno inserite in maniera progressiva e distribuite in modo omogeneo in tutto il territorio: in questo momento ne sono state posizionate circa cinquecento. «Le Mobike - aggiunge Lorenzoni - possono essere parcheggiate nei quattro appositi parking (piazza Cavour, Stazione, Prato della Valle e Porta Portello, ndr), visibili all'interno dell'app. Il servizio a flusso libero Mobike presente su Padova ha infatti un sistema di controllo dei parcheggi, dotato di tecnologia beacon per garantire il parcheggio corretto, premiando con uno sconto di 0.30 euro le bici parcheggiate in queste aree delimitate. Una volta lasciata la bici, basta concludere la corsa chiudendo manualmente il lucchetto».
«Siamo estremamente contenti del successo che il servizio di smart bike sharing Mobike sta avendo a Padova conferma Alessandro Felici, AD di Evlonet che distribuisce e gestisce Mobike in Italia La città del Santo ha da sempre promosso l'uso della bici per gli spostamenti urbani attraverso una pianificazione responsabile e moderna degli spazi pubblici come molte città europee. Mobike aiuta e implementa questo cambiamento virtuoso in città».
Il sindaco Giordani ha assicurato che, nel caso si presentasse la necessità di implementare il numero dei velocipedi da mettere a disposizione, il Comune è pronto a potenziare il servizio
Nicoletta Cozza
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA In poco più di una settimana i 3.500 nuovi iscritti hanno percorso in città 7 mila chilometri, per un totale di 2.720 viaggi. E anche sui social il riscontro è più che positivo, con tantissimi utenti che hanno dato il benvenuto all'innovativo sistema di spostarsi pedalando. A Padova, dunque, Mobike, il sistema di bike sharing che prevede l'utilizzo dei velocipedi a flusso libero, cioè senza stazioni e con la possibilità di lasciare il mezzo dove si ritiene più opportuno, ha debuttato con numeri significativi, tenuto conto che le giornate di maltempo non favorivano certo l'uso delle due ruote a condivisione libera. L'iniziativa, voluta dal sindaco Sergio Giordani e dal suo vice Arturo Lorenzoni, era stata avviata lunedì 6 maggio e quindi in pochi giorni i dati rilevati fanno presagire che la nuova opportunità sia piaciuta ai padovani.
I COMMENTI
«Abbiamo numeri sopra le aspettative e questi risultati interessanti dimostrano che siamo sulla strada giusta - sottolinea il numero due di Palazzo Moroni, che ha anche la delega alla Mobilità . Ci sono insospettabili che si sono registrati e questo mi fa molto piacere. Ora Padova è dentro una rete internazionale, perchè con lo stesso abbonamento si può girare qui, in altri 9 capoluoghi italiani e in moltissime città europee. Il servizio di bike sharing a free floating era molto atteso. Si tratta di un sistema moderno e flessibile, che consente l'integrazione tra la bicicletta e altre forme di mobilità, aumentando l'accessibilità di tutta la città. In pochi giorni questi mezzi così riconoscibili sono ormai una visione abituale in molte zone, in centro ma anche in tanti quartieri. Il bike sharing, quindi, sta entrando a far parte del quotidiano, favorendo gli spostamenti personali, per il tempo libero e per recarsi giornalmente al lavoro in modo attivo, sostenibile ed economico». «Con il flusso libero - prosegue Lorenzoni - l'uso della bici condivisa si adatta alle esigenze degli utenti e con il passare del tempo sarà possibile modulare l'iniziativa in maniera sempre più precisa e puntuale. Come nel caso di Night Bus, gli autobus notturni a chiamata, che stanno a loro volta riscuotendo un ampio gradimento, l'uso della tecnologia ci consente di rispondere meglio ai bisogni delle persone».
«La semplicità dell'utilizzo delle biciclette Mobike - ha proseguito - è il fattore che ha determinato questo positivo avvio del servizio di bike sharing. Attraverso l'app, che gli utenti scaricano gratuitamente, si possono trovare le biciclette più vicine e sbloccarle con un codice QR. Per terminare la corsa basta chiudere manualmente il lucchetto».
Il vice sindaco ha poi aggiunto che le 600 biciclette previste nel progetto per Padova saranno inserite in maniera progressiva e distribuite in modo omogeneo in tutto il territorio: in questo momento ne sono state posizionate circa cinquecento. «Le Mobike - aggiunge Lorenzoni - possono essere parcheggiate nei quattro appositi parking (piazza Cavour, Stazione, Prato della Valle e Porta Portello, ndr), visibili all'interno dell'app. Il servizio a flusso libero Mobike presente su Padova ha infatti un sistema di controllo dei parcheggi, dotato di tecnologia beacon per garantire il parcheggio corretto, premiando con uno sconto di 0.30 euro le bici parcheggiate in queste aree delimitate. Una volta lasciata la bici, basta concludere la corsa chiudendo manualmente il lucchetto».
«Siamo estremamente contenti del successo che il servizio di smart bike sharing Mobike sta avendo a Padova conferma Alessandro Felici, AD di Evlonet che distribuisce e gestisce Mobike in Italia La città del Santo ha da sempre promosso l'uso della bici per gli spostamenti urbani attraverso una pianificazione responsabile e moderna degli spazi pubblici come molte città europee. Mobike aiuta e implementa questo cambiamento virtuoso in città».
Il sindaco Giordani ha assicurato che, nel caso si presentasse la necessità di implementare il numero dei velocipedi da mettere a disposizione, il Comune è pronto a potenziare il servizio
Nicoletta Cozza
