Trovato morto nell'azienda dove lavorava

Venerdì 7 Febbraio 2020
Trovato morto nell'azienda dove lavorava
STANGHELLA-PERNUMIA
Stroncato da un malore, mentre si trovava sul posto di lavoro. È la fine drammatica toccata a Massimo Pavan, 48enne di Pernumia. Ieri mattina l'uomo ha raggiunto come tutti i giorni l'azienda agricola Cappello Mattia, operante nel settore dell'allevamento di bovini chianini, che si trova al civico 88 di via Canaletta Superiore, a Stanghella. Ci lavorava da diverso tempo, occupandosi di numerose attività per la stalla. In particolare toccava a lui dare da mangiare agli animali, accendere i motori dei trattori, ma anche preparare i vari strumenti e attrezzi necessari per le attività giornaliere in azienda. Non è però ancora chiaro se Massimo ieri mattina avesse effettivamente già cominciato ad occuparsi delle proprie mansioni. Cosa sia successo esattamente è ancora al vaglio degli inquirenti. Si sa soltanto che Massimo non ha fatto ritorno a casa per pranzo, come invece faceva quotidianamente. Non ha nemmeno avvisato la mamma Fernanda, che a quel punto ha cominciato a preoccuparsi e ha dato l'allarme. Nel primissimo pomeriggio gli altri operai hanno cominciato a cercarlo nei campi e alla fine l'hanno trovato riverso nel cortile dell'azienda agricola, supino e già senza vita. Forse da ore. Subito sono stati chiamati i soccorsi. Sul posto alle 14.30 sono intervenuti i carabinieri della stazione di Vescovana, un'ambulanza del Suem 118 di Rovigo e lo Spisal di Conselve. Il personale medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 48enne, imputandolo a cause naturali, forse un infarto fulminante, mentre gli uomini dello Spisal e i militari hanno effettuato tutti i rilievi. Massimo non era sposato. Viveva con la mamma Fernanda in via Rivella a Pernumia. Era un instancabile lavoratore, un uomo buono e serio, molto affezionato alla propria famiglia. Era un uomo riservato il 48enne, al quale la vita non aveva risparmiato grandi dolori, come la morte del padre. La sua è una delle famiglie storiche di Pernumia, molto conosciuta in paese anche per l'attività nel settore dell'agricoltura. Massimo però si vedeva poco: passava la sua giornata nell'azienda agricola di Stanghella, e poi si riposava a casa, circondato dall'affetto dei propri familiari. Oltre alla mamma Fernanda, ha lasciato anche il fratello gemello Luca e le sorelle. Appurate le cause naturali della morte di Massimo, l'autorità giudiziaria ha già disposto la restituzione della salma ai familiari. Nelle prossime ore sarà probabilmente decisa la data del funerale, per l'ultimo saluto a Massimo.
Ca.B.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci