Troppe assenze, ma è riammesso agli scrutini

Mercoledì 17 Ottobre 2018
LA SENTENZA
PADOVA Il Tar del Veneto ha riammesso agli scrutini di quinta superiore uno studente che era stato escluso dalla valutazione finale dagli stessi insegnanti, per colpa dell'alto numero di assenze che lo avevano portato a saltare più del 75 per cento delle lezioni in classe. Ma quel calcolo fatto dai professori era stato portato a termine in maniera approssimativa, secondo il Tar, che ha accolto il ricorso dello studente-lavoratore, difeso dall'avvocato Marco Cini, riammettendolo ai prossimi scrutini. Tutto inizia a metà dello scorso giugno quando il collegio docenti della quinta superiore del Calvi, decide di non ammettere nemmeno agli scrutini uno studente-lavoratore che a metà anno era passato dalle serali alle scuole diurne, ma che in tutti i nove mesi di scuola aveva messo assieme oltre 260 ore di assenza, quando il limite imposto per legge è di 256 ore lontano dai banchi. Che, una volta superato, fa scattare in maniera automatica l'impossibilità di venire giudicati e, di fatto, l'obbligo a ripetere l'anno scolastico appena concluso. Ma è contro quel calcolo che l'uomo e l'avvocato Cini hanno fatto ricorso, sostenendo che il calcolo fosse approssimativo e sballato. Una tesi accolta dai giudici amministrativi. In conclusione scrive il Tar in sentenza - il ricorrente rileva che l'Amministrazione ha compiuto un errore di calcolo relativamente al periodo 13 settembre 28 ottobre, durante il quale le assenze ammontano a 25 ore, anziché 45 come indicato nella delibera impugnata; il Consiglio di Classe ha riconosciuto la deroga per le assenze dei giorni 5, 6, 9 e 16 ottobre 2017. Ne consegue che l'ammontare delle assenze computabili per il periodo 13 settembre 28 ottobre 2017 è pari ad 3 ore e, pertanto, l'ammontare annuo delle assenze computabili, ai fini della validità dell'anno scolastico, è pari a 230 ore. Non solo, perché, aggiungono i giudici, ci sarebbero ancora una serie di assenze da dover stornare in quanto inserite in quella casistica del tutto particolare che abbuona la lontananza dalle lezioni se causata da problemi legati alla famiglia o al lavoro. Per un conto complessivo che scende ancora, ben al di sotto del limite di 256 ore di assenza.
Nicola Munaro
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