Trasporti, Aps accantona un milione per il contenzioso

Giovedì 19 Settembre 2019
Trasporti, Aps accantona un milione per il contenzioso
IL CASO
PADOVA Contenzioso sui fondi per il trasporto pubblico stanziato dai Comuni della cintura urbana di Padova: ora Aps holding accantona un milione di euro. Mentre a Palazzo Moroni sulla questione si ostenta una certa sicurezza, in Aps si preferisce andarci molto più cauti. La società guidata da Giuseppe Farina, infatti, non esclude che alla fine, magari attraverso un accordo transattivo, qualche centinaia di migliaia di euro dovrà essere corrisposta alle amministrazioni che hanno deciso di passere alle vie legali contro il Comune di Padova e Busitalia. Parliamo quindi di Rubano, Selvazzano, Albignasego, Ponte San Nicolò, Vigodarzere e Cadoneghe.
NERO SU BIANCO
Lo stanziamento è stato messo nero su bianco nella relazione legata al Bilancio di esercizio 2018 di Aps holding. «In merito allo stanziamento del fondo rischi si legge si segnala l'accantonamento di 1.000.000 di euro attinente al contenzioso con alcuni Comuni contermini di Padova relativamente ad un contributo dagli stessi erogato per il servizio di trasporto pubblico locale. Si tratta di una potenzialità potenziale e non probabile. Tuttavia, è ragionevole ritenere che si possa raggiungere un accordo di transazione con i Comuni stessi, la cui valutazione e alla base della somma stanziata, la quale tiene conto altresì della stima delle spese legali di procedimento». Insomma, la società dà come molto probabile che, alla fine, per chiudere definitivamente la questione sarà necessario risarcire in qualche modo i Comuni della cintura. Nel caso in cui, invece, i giudici dovessero accogliere le richieste delle amministrazioni coinvolte, Busitalia, giunta Giordani e, naturalmente Aps in quanto vecchio gestore, potrebbero dover far saltare fuori circa 14 milioni di euro.
LE CONTESTAZIONI
I Comuni contestano ad Aps, Busitalia e al Comune di Padova di aver incassato illegittimamente dalle amministrazioni in questione dei contributi per garantire il trasporto pubblico anche al di fuori del territorio del Comune di Padova. I fondi sarebbero stati ricevuti in maniera non legittima, a partire dal lontano 2001, in quanto a pagare il servizio sarebbe stata anche la Regione. Secondo i comuni i fondi provenienti da Venezia sarebbero bastati. Di conseguenza, secondo le amministrazioni, Aps e Busitalia (e, per la proprietà transitiva, anche palazzo Moroni) avrebbero incassato illegittimamente una cifra che, al netto delle somme andate in prescrizione, si aggirerebbe attorno ai 14 milioni. Cifra che ora rischiano di dover sborsare Comune di Padova, Aps e Busitalia.
La grana è scoppiata nell'estate del 2018 e ha visto protagonisti soprattutto il sindaco di Rubano Sabrina Doni l'ex il primo cittadino di Selvazzano Enoch Soranzo. La prima, a luglio dell'anno scorso, ha fatto approvare dal consiglio comunale una delibera in cui si congelano i fondi in passato destinati ai servizi minimi di trasporto locale e ha chiesto a Busitalia di «provvedere alla restituzione delle somme versate per la suddetta causale dal 2001 al 2017». Somme che complessivamente potrebbero aggirarsi attorno al milione di euro. Soranzo si è anche spinto oltre, presentando lo scorso 4 ottobre un ricorso al Tar.
Alberto Rodighiero
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