Tram, un super bando da 120 milioni

Sabato 13 Gennaio 2018
Tram, un super bando da 120 milioni
IL PIANO
PADOVA Palazzo Moroni ha un obiettivo ambizioso: mettere in gara, possibilmente entro la fine dell'anno, il Sir 3 e la prima tratta del Sir 2. Le rassicurazioni che giovedì scorso sono arrivate dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio hanno aumentato l'ottimismo di palazzo Moroni. Il fatto che il ministro abbia fatto capire che i soldi ci sarebbero anche per la linea che andrà a unire Rubano con Ponte di Brenta passando per la stazione, hanno portato una ventata di euforia a palazzo Moroni.
Nei prossimi giorni il vicesindaco Arturo Lorenzoni andrà a Roma con unamissione ben precisa: capire se, entro la prossima estate possano o meno arrivare anche i 120 milioni necessari per il Sir 2 (dopo i 56 milioni per il Sir3). A dire il vero, la giunta Giordani si accontenterebbe anche di 60 milioni, ovvero la cifra necessaria per realizzare almeno la prima tratta della linea, quella che andrà a unire piazzale Stazione con Ponte di Brenta. Linea che, passando per Padova est, dovrebbe essere anche a servizio del nuovo polo ospedaliero di San Lazzaro. Se tutto andrà secondo i piani, dunque, entro la fine dell'anno o, al massimo, entro il primo semestre 2019, Aps holding potrebbe bandire una gara che comprende sia il Sir 3 che la prima tratta del Sir 2.
Un bando che si aggirerebbe attorno ai 120milioni di euro, una delle più grandi opere mai appaltate nei ultimi decenni. Sulla realizzazione del Sir 3, ieri è intervenuto anche Giordani. «Quando si investono 56 milioni di euro pubblici è un dovere fare un lavoro preliminare di studio e verifica, anzitutto tecnica, affidandosi a professionisti qualificati. E' necessario per fare il miglior investimento possibile sotto ogni punto di vista» ha spiegato il sindaco che poi ha aggiunto: «Così faremo noi, unendo un rapido, ma approfondito, studio tecnico a un confronto con cittadini e categorie economiche».
«E' nostra buona prassi prendere tutto il meglio delle amministrazioni passate, di ogni colore, quando si tratta di buoni progetti, sempre tenendo conto che siamo nel 2017 e che i migliori progetti sono figli del tempo attuale» ha detto ancora il primo cittadino. «E' giusto, ad esempio, verificare se la tecnologia ha fatto, come è probabile, passi avanti, così come è corretto valutare se le nuove esigenze urbanistiche della città prevedono ulteriori riflessioni. Basti pensare che anche in base a come sorgerà il nuovo Giustinianeo, servirà adattare il trasporto pubblico per dare un migliore servizio ai passeggeri che vi si recano ha continuato - Avremo un atteggiamento di buon senso civico che tutela i padovani. Affiancati dai migliori tecnici, e tenendoci dentro i binari che concorderemo col Ministero già nei prossimi giorni, quando Lorenzoni si recherà in missione a Roma. Serve concretezza, rapidità e anche il buon senso di lavorare a tutte le migliorie possibili. Questo, per offrire alla città il progetto più innovativo e funzionale possibile».
«Di certo non serve creare allarmismi sul fatto che sia a rischio la possibilità di agganciare questo finanziamento ottenuto dalla nostra amministrazione. Ovviamente non capiterà mai ha detto ancora Giordani - Concludendo: rispettiamo il passato, tenendoci in un solco strategico già tracciato, ma agendo nel presente e pensando al futuro».
Alberto Rodighiero
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