Tram, scatta la revisione per quattro mezzi

Sabato 15 Giugno 2019
Tram, scatta la revisione per quattro mezzi
IL CASO
PADOVA Deragliamento del Sir 1, l'opposizione chiede a Lorenzoni di riferire in commissione e il vicesindaco rilancia: «Ci sarò. Se avessimo il dubbio che quella del tram fosse una scelta non sicura, non la porteremmo avanti». Ieri, intanto 4 mezzi sono stati sottoposti a revisione.
È di mercoledì scorso la richiesta di convocazione delle commissioni infrastrutture e controllo e garanzia depositata dal capogruppo di Libero arbitrio Matteo Cavatton con cui si chiede che il vicesindaco Arturo Lorenzoni e il presidente di Busitalia Veneto riferiscano dell'incidente che lunedì scorso ha coinvolto alla Guizza il Sir 1. «Certo che ci sarò ha spiegato ieri mattina Lorenzoni - Non ho alcun problema a condividere con i consiglieri comunali le informazioni di cui sono a conoscenza».
VERIFICHE
Quanto alle cause del deragliamento di lunedì sorso, l'assessore alla Mobilità spiega che «ad oggi gli elementi di cui siamo in possesso non sono sufficienti per consentirci di ipotizzare questa o quella dinamica. Ci sono delle ipotesi che, però, hanno bisogno di essere suffragate da ulteriori elementi. Della questione, comunque, si sta occupando l'Ustif che, a breve, dovrebbe fornirci delle spiegazioni».
È praticamente sicuro che il centrodestra in commissione, alla luce dell'ultimo incidente, sosterrà che il tram non è un mezzo sicuro e che, quindi, sarebbe irresponsabile portare avanti le nuove linee, il primis il Sir 3 che ha già avuto il via libera dal ministero delle Infrastrutture con un finanziamento da 56 milioni di euro. «A chi sostiene questa tesi - afferma Lorenzoni - rispondo che, se avessimo solo il minimo dubbio che si trattasse di una scelta non sicura, saremmo i primi a rinunciare. Dal momento che siamo convinti dell'esatto contrario, la portiamo avanti con convinzione». I leader arancione ha poi spiegato che, se venissero rilevate eventuali criticità nel sistema, queste potrebbero tornare utili quando si andrà a realizzare il progetto definitivo del Sir 3. «Voglio chiarire anche - ha detto Lorenzoni - che nessun convoglio è stato bloccato dall'Ustif per questioni di sicurezza. Come è sempre accaduto, a rimanere in deposito sono solo i due mezzi che vengono utilizzati quando una delle macchine in servizio si blocca. Lo ribadisco, non c'è alcun elemento che ci faccia affermare che il tram è un mezzo non sicuro. Nessuno nega la gravità dell'incidente di lunedì scorso, ma da qui a farne una psicosi il passo è veramente lungo - ha concluso Se usassimo gli stessi criteri con gli incidenti stradali, nessuno andrebbe più in macchina: ogni giorno 10 persone in Italia muoiono per incidenti d'auto».
ATTACCO
Parole che non hanno fatto breccia in Fratelli d'Italia: «L'obsoleto tram su rotaia di Padova è un mezzo di trasporto pubblico antieconomico, non meno inquinante di altri mezzi di trasporto - tuona Claudio Gori, presidente del Circolo Padova d'Italia - pericoloso e probabilmente carente di ricambi, quindi destinato ad essere dismesso. Tutto ciò non giustifica l'impegno di centinaia di milioni di euro per la nuova tratta Sir3 Stazione-Voltabarozzo e il futuro ipotetico Sir 2 ».
Ieri intanto, su richiesta dell'Ustif, quattro mezzi sono stati sottoposti a revisione, di conseguenza sono scattate alcune corse sostitutive. In mattina, invece, in via Tiziano Aspetti un convoglio è rimasto fermo 30 minuti a causa di un incidente stradale in cui, però, non è rimasto coinvolto. Nel pomeriggio, infine, un mezzo ha viaggiato senza l'aria condizionata attivata e, complici i finestrini tutti chiusi, la temperatura interna ha sfiorato i 40 gradi.
Alberto Rodighiero
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