Tram, il Comune non torna indietro

Giovedì 26 Aprile 2018
Tram, il Comune non torna indietro
LA SCELTA
PADOVA Arturo Lorenzoni difende su tutta la linea lo studio elaborato da Net engineering, che ha dato due risultati fondamentali: la linea 3 dovrà passare per il parco Iris e il mezzo più idoneo è quello prodotto da Translhor, ovvero l'azienda che ha realizzato il Sir 1. Di fatto si va verso la realizzazione del vecchio Sir 3.
VERIFICHE
«I lavoro che è stato fatto sull'affidabilità del mezzo - ha spiegato il vicesindaco è molto importante. Le opzioni sul percorso sono state indagate con accuratezza, credo che da qui alla firma della convenzione, che mi auguro non sia troppo in là nel tempo, si possa fare la scelta giusta per la città. Alcune possibilità progettuali rimangono aperte. altre però le abbiamo escluse. Prima di prendere una decisione, dovranno essere verificate delle opzioni di dettaglio. Sulla tecnologia della Lohr esiste tutta una serie di vantaggi, stiamo ancora attendendo alcune verifiche tecniche, ma direi che sono più i vantaggi che gli svantaggi. È giusto ricordare che la scelta della rotaia è stata fatta dal ministero e, quindi, su quella dobbiamo procedere. È impossibile soddisfare il bisogno di mobilità che ha Padova senza ricorrere ad un mezzo a rotaia».
Sulla nuova linea tramviaria ieri sono intervenuti il segretario cittadino del Partito democratico Davide Tramarin e quello provinciale Vittorio Ivis. «Siamo sempre stati tra i principali promotori del progetto. Ora che finalmente si può partire, da segretario cittadino sento il dovere di valorizzare e confrontare le competenze maturate negli anni all'interno del nostro partito - spiega Tramarin - Per questo convocherò la direzione cittadina il prossimo 3 maggio, analizzeremo la questione in ogni aspetto e faremo partire immediatamente dopo una campagna di mobilitazione. Per l'occasione, ho deciso di invitare il vicesindaco Lorenzoni ad illustrarci l'attuale stato dell'arte. Successivamente ci attiveremo diffusamente per aiutare l'amministrazione a informare la cittadinanza sulla bontà del progetto, attraverso iniziative di sensibilizzazione».
SERVIZIO
«La seconda linea del tram conferma che l'amministrazione comunale sta lavorando nella direzione giusta: proiettare Padova nel futuro - dice invece Ivis - Non solo migliore mobilità, ma anche maggiore sostenibilità ambientale. Riuscire a coniugare questi due aspetti non è cosa semplice, ma l'amministrazione sta dimostrando che con la buona volontà diventa possibile. Per rendere pienamente integrato il servizio, è strategico che anche i comuni della cintura di Padova si attivino per portare questo servizio con nuovi capolinea a Ponte San Nicolò, Legnaro e Rubano, per esempio. La città in questo può svolgere una funzione di traino e ispirazione, per un'area vasta che la circonda e che necessita di una sempre maggiore connessione con i servizi e le politiche del capoluogo».
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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