Trafitto da una scheggia: due indagati per omicidio

Mercoledì 2 Agosto 2017
Trafitto da una scheggia: due indagati per omicidio
La Procura ha aperto un'indagine sulla morte dell'operaio di 48 anni Haka Gezim. L'albanese, sposato e padre di due figli, da anni residente a San Giorgio delle Pertiche, lunedì mattina è deceduto dopo essere stato colpito al collo da una scheggia metallica. Gezim stava lavorando a una pressa nella fabbrica Unicka di San Giorgio delle Pertiche in via Europa. Nonostante i soccorsi siano stati rapidi, l'operaio è morto in pochi istanti, molto probabilmente dissanguato. Ma sarà l'autopsia fissata per oggi e affidata al professore e medico legale Massimo Montisci, a fare luce sulla reale cause del decesso del padre di famiglia albanese. Intanto il sostituto procuratore Cristina Gava, ha iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio colposo il proprietario dell'azienda e l'addetto alla sicurezza. Le indagini del caso sono state affidate ai carabinieri della compagnia di Cittadella e ai tecnici dello Spisal. Secondo una prima ricostruzione dei fatti l'operaio, alle 11.30 di lunedì mattina, ha posizionato sotto la pressa uno stampo in lamiera. Lo ha pressato e a quel punto è schizzata come un proiettile una scheggia. Colpito al collo è morto dopo pochi minuti. La scheggia non è stata ritrovata dagli uomini dell'Arma, per cui è possibile che sia rimasta nel collo della vittima. Sarà l'autopsia a fare luce anche su questo punto. Haka Gezim era molto conosciuto a San Giorgio delle pertiche, dove si era trasferito tredici anni fa e tre anni più tardi è stato assunto alla Unicka. Molto scrupoloso nel suo lavoro, non aveva mai avuto alcun tipo di problema. Sono ancora sconvolti da quanto accaduto i suoi colleghi operai e i vertici della fabbrica. Il sindaco Piergiorgio Prevedello ha così commentato: «Ho portato la mia vicinanza anche ai vertici dell'azienda. Si tratta di una delle realtà più importanti del nostro territorio che nel corso degli anni si è conquistata la credibilità di clienti in ogni parte del mondo. Fatti di questa gravità lasciano segni indelebili nell'animo, ma il dovere è quello di andare avanti»

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