TicketOne, multa da dieci milioni «Noi di Zed lo sostenevamo da anni»

Mercoledì 20 Gennaio 2021
TicketOne, multa da dieci milioni «Noi di Zed lo sostenevamo da anni»
L'INCHIESTA
PADOVA Una sentenza storica dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha disposto ieri, dopo due anni di indagini, una sanzione di oltre 10 milioni di euro al gruppo CTS Eventim-TicketOne per abuso di posizione dominante volto a precludere agli operatori concorrenti la vendita di un alto numero di biglietti per eventi live di musica. Il provvedimento conferma una serie di condotte abusive nei confronti di gruppi che operano da tempo nel settore dello spettacolo a cominciare dalla padovana Zed, che con l'imprenditrice Valeria Arzenton in prima linea si è sempre battuta per far emergere i fatti. Pressioni e i boicottaggi subiti che TicketOne ha prontamente respinto facendo sapere che si appellerà al Tar (Tribunale amministrativo regionale).
L'INTERVENTO
«Prendo atto della decisione dell'Autorità garante che nella sostanza conferma quanto abbiamo sostenuto per anni - ha commentato Arzenton - il provvedimento conferma la veridicità di tutto quanto da me lamentato, in ordine alle pressioni e ai boicottaggi subiti; inoltre rappresenta un caposaldo per tutto il settore perché va nella direzione di una generale apertura del mercato, superando logiche e consuetudini consolidate che non facevano bene alla libera iniziativa e all'intraprendenza». La vicenda parte in realtà da più lontano: nel maggio 2012 la Zed, cui fanno capo Gran Teatro Geox Padova, Gran Teatro Morato Brescia, Grana Padano Arena e Grana Padano Theatre Mantova, aveva costituito il servizio di biglietteria Fastickets, continuando ad allocare biglietti anche con TicketOne. A inizio 2018 il principale operatore di ticketing italiano ed alcuni affiliati promuovevano un'azione legale contro le società della cofondatrice padovana Arzenton per inibire la vendita di biglietti con Fastickets, perdendo in giudizio senza presentare reclamo e anzi acquisendo 4 promoter nazionali di concerti. Nello stesso 2018, Zed stringeva una partnership, non esclusiva, con la società di ticketing straniera Ticketmaster, mantenendo il rapporto con TicketOne che però avrebbe minacciato una guerra se la Zed non avesse rinunciato all'accordo con il nuovo soggetto. A settembre 2018 l'Agcm apriva un'istruttoria per verificare l'abuso di posizione dominante di TicketOne.
LE INDAGINI
Arzenton a novembre 2018 chiedeva di deporre all'Agcm presentando nell'audizione la documentazione relativa a tutti gli abusi subiti e l'Autorità estendeva quindi il procedimento anche ai promoter. La vicenda aveva grande risalto nazionale grazie anche alle partecipazioni della bionda manager nostrana a popolari trasmissioni tv come Striscia La Notizia, nei cui servizi emergeva che il problema sarebbe stato comune anche ad altri professionisti del settore. Dopo un appello durante un concerto di Renato Zero che a novembre 2019 dimostrava la sua solidarietà ad Arzenton, lo scorso marzo Friends And Partners Srl e Vivo Concerti Srl venivano multate per aver nascosto al Garante importanti documenti. Depositate le risultanze finali a maggio, ieri è stata ratificata la condanna. «Questo è anche un messaggio di grande valore per tutte le donne ha concluso la Arzenton - non è facile per noi fare impresa in questo Paese, nel settore dell'entertainment rimaniamo un'esigua minoranza, ma l'esito di questa lunga vicenda dimostra che con coraggio e voglia di fare si possono rimuovere gli ostacoli all'iniziativa femminile».
Paolo Braghetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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