DISCO VERDE
NOVENTA La voglia di rivedere i propri cari dopo parecchi mesi di isolamento è tanta. L'attesa è ormai finita. La casa di riposo di via Roma, in cui vivono una novantina di ospiti, a partire da lunedì riapre le porte ai familiari. A comunicarlo è stato il presidente dell'ente Denis Cacciatori (nella foto) che riferisce: «I margini di rischio contagio si sono notevolmente abbassati e ci adeguiamo alla scelta di riaprire le case di riposo al pubblico. Tuttavia - ha proseguito - ogni entrata nella struttura sarà selezionata in maniera rigida proprio per evitare qualsiasi guaio per i nostri assistiti».
Il presidente entra nello specifico: «Chiunque a partire dalla settimana prossima verrà nella nostra struttura per fare una visita ad un familiare verrà sottoposto a test rapido. Non appena giungerà l'esito negativo, potrà accedere all'interno dopo essersi misurato la febbre». Nella zona colloqui è stata creata una postazione in cui ospite e familiare potranno guardarsi, mantenendo una distanza di sicurezza, seduti al medesimo tavolo. Resta attiva anche la stanza degli abbracci per coloro che vorranno avere un contatto umano più stretto con tutte le protezioni del caso. «L'emergenza Coronavirus - conclude Cacciatori - sembra essere in calo. Tuttavia è nostro dovere tutelare le persone che vivono qui. Sono fragili, necessitano di mille attenzioni ed è giusto eliminare ogni rischio a tutela della loro salute».
La casa di riposo ha vissuto due momenti distinti sul fronte Covid-19. La prima ondata l'ha superata indenne, rimanendo una delle poche Rsa a non avere positivi al suo interno. L'inverno scorso, in occasione della seconda ondata, la situazione è diventata più problematica. Tutto un piano della struttura è diventato positivo e non sono mancati i decessi. Non appena tutti gli ospiti hanno ricevuto la vaccinazione, non si sono più registrate positività e i morti per Covid si sono bloccati. Ecco perché ora tutto lo staff che ruota attorno alla struttura di via Roma sta operando con la massima attenzione per scongiurare nuove positività e tutelare più che mai la salute degli ospiti, con la speranza che l'incubo Coronavirus possa essere archiviato definitivamente.
Cesare Arcolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA NOVENTA La voglia di rivedere i propri cari dopo parecchi mesi di isolamento è tanta. L'attesa è ormai finita. La casa di riposo di via Roma, in cui vivono una novantina di ospiti, a partire da lunedì riapre le porte ai familiari. A comunicarlo è stato il presidente dell'ente Denis Cacciatori (nella foto) che riferisce: «I margini di rischio contagio si sono notevolmente abbassati e ci adeguiamo alla scelta di riaprire le case di riposo al pubblico. Tuttavia - ha proseguito - ogni entrata nella struttura sarà selezionata in maniera rigida proprio per evitare qualsiasi guaio per i nostri assistiti».
Il presidente entra nello specifico: «Chiunque a partire dalla settimana prossima verrà nella nostra struttura per fare una visita ad un familiare verrà sottoposto a test rapido. Non appena giungerà l'esito negativo, potrà accedere all'interno dopo essersi misurato la febbre». Nella zona colloqui è stata creata una postazione in cui ospite e familiare potranno guardarsi, mantenendo una distanza di sicurezza, seduti al medesimo tavolo. Resta attiva anche la stanza degli abbracci per coloro che vorranno avere un contatto umano più stretto con tutte le protezioni del caso. «L'emergenza Coronavirus - conclude Cacciatori - sembra essere in calo. Tuttavia è nostro dovere tutelare le persone che vivono qui. Sono fragili, necessitano di mille attenzioni ed è giusto eliminare ogni rischio a tutela della loro salute».
La casa di riposo ha vissuto due momenti distinti sul fronte Covid-19. La prima ondata l'ha superata indenne, rimanendo una delle poche Rsa a non avere positivi al suo interno. L'inverno scorso, in occasione della seconda ondata, la situazione è diventata più problematica. Tutto un piano della struttura è diventato positivo e non sono mancati i decessi. Non appena tutti gli ospiti hanno ricevuto la vaccinazione, non si sono più registrate positività e i morti per Covid si sono bloccati. Ecco perché ora tutto lo staff che ruota attorno alla struttura di via Roma sta operando con la massima attenzione per scongiurare nuove positività e tutelare più che mai la salute degli ospiti, con la speranza che l'incubo Coronavirus possa essere archiviato definitivamente.
Cesare Arcolini
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