Spritz cancellato, si beve solo seduti

Giovedì 22 Ottobre 2020
PALAZZO MORONI
PADOVA Un lungo vertice tra il sindaco Giordani, il comandante Fontolan e gli assessori Bressa e Bonavina. Poi, all'ora di pranzo, l'annuncio. Da oggi in tutto il territorio comunale di Padova sarà in vigore una nuova ordinanza che va a sommarsi all'ultimo decreto del Presidente del consiglio. Dalle ore 21 sarà vietato consumare qualunque tipo di bevanda - anche analcolica - in strada, nelle piazze o nelle aree verdi. Si potrà bere solamente seduti al tavolo di un locale: l'obiettivo è ovviamente quello di evitare assembramenti.
Già dal 2014 è in vigore un regolamento comunale di polizia urbana che permette il consumo di alcol solo nei pubblici esercizi o nelle aree adiacenti, poi è arrivato l'ultimo Dpcm imponendo dopo le 18 il divieto di bere in piedi anche nei locali. Ora una nuova ordinanza: dalle 21 non è più possibile bere niente, nemmeno un succo di frutta. Il divieto vale per tutto il territorio comunale e la multa per chi lo viola è di 400 euro. Il motivo lo spiega l'assessore al commercio Antonio Bressa: «Vogliamo evitare qualunque tipo di assembramento con l'acquisto di bevande prese magari al supermercato e consumate in piazza o al parchetto in una situazione fuori controllo. Era giusto mettere un punto fermo: se una persona a Padova vuole consumare lo deve fare o in un'abitazione privata o nei pubblici esercizi. Sgomberiamo il campo da tutte quelle situazioni in cui gruppetti di ragazzi si trovano sul muretto o al parchetto a bere in compagnia». L'estensione alle bevande analcoliche è «per toglierci ogni dubbio, visto che c'è anche chi prende la bottiglia di Coca Cola ma poi dentro ci mette altro».
I DETTAGLI
L'ordinanza sarà in vigore ogni giorno della settimana dalle 21 alle 5 del mattino successivo. «Questo alla luce del ripetersi di assembramenti di difficile scioglimento da parte degli operatori di polizia a causa del numero di persone coinvolte, della durata e del numero delle zone e delle aree coinvolte dal fenomeno» si legge nella nota diffusa ieri dall'amministrazione comunale. Ovviamente sarà usato anche il buon senso: difficile immaginare i vigili multare una bambina che alle nove e mezza di sera beve da sola una bottiglia d'acqua camminando. L'ordinanza rimarrà in vigore fino al prossimo 13 novembre, data di scadenza del Dpcm del premier Conte entrato in vigore tre giorni fa.
I POTERI
Il sindaco Giordani è convinto sia la scelta giusta per limitare ulteriormente le occasioni di possibile contagio. «Il governo ha fatto bene a conferire ai sindaci alcuni poteri che abbiamo facoltà di esercitare in coordinamento con Autorità sanitarie e Prefetto - scrive - poiché nessuno meglio di un sindaco conosce la situazione e le necessità del proprio territorio. Siamo entrati in una fase delicatissima e non possiamo commettere leggerezze. L'ordinanza sarà utile alle forze dell'ordine che potranno far rispettare in maniera ancora più efficace le norme evitando che siano aggirate dai pochi incoscienti che le trasgrediscono».
«Una cosa resta chiara - prosegue il sindaco -, dobbiamo entrare nell'ordine di idee che data la delicatezza della situazione è necessario che tutti i cittadini agiscano anche in autonomia modificando da subito e in vista di un bene comune i loro comportamenti. In questa fase delicata evitare spostamenti non necessari, limitare i contatti per quanto possibile e stare lontani da assembramenti e luoghi a rischio è quanto di più utile possiamo fare per evitare che la risalita del contagio metta a rischio grave la nostra salute, quella dei nostri cari, quella di chi sta vicino e in generale metta a rischio il futuro della città e della sua economia».
L'assessore alla sicurezza Diego Bonavina ricorda che «è nostro dovere applicare con gradualità scelte che evitando possibili assembramenti contribuiscano a contenere il contagio. Proseguiamo col monitoraggio della situazione e proseguiranno intensificandosi i controlli. Un grande grazie a tutte le forze dell'ordine che sono in campo per tutelare la salute pubblica». Le prime multe per assenza di mascherina sono già state elevate.
PALAZZO SANTO STEFANO
Il prefetto Renato Franceschelli rimarca il divieto già in vigore sul divieto di bere alcolici in strada: «C'è già da anni, ma ogni tanto qualcuno se ne dimentica. I controlli saranno necessari ma mi auguro che i giovani capiscano davvero il momento che stiamo vivendo. Credo che i ragazzi siano meglio di come a volte vengono dipinti in tv e mi auguro che il virus dell'imbecillità qui a Padova non circoli. Se la situazione degenererà saremo pronti a prendere in considerazione anche provvedimenti più restrittivi ma spero proprio che non serva».
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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