Sport e robotica: Bettella corre usando solo il cervello

Giovedì 19 Settembre 2019
Sport e robotica: Bettella corre usando solo il cervello
IL PERSONAGGIO
PADOVA Quando lo sport sposa la robotica possono spalancarsi impensabili porte per l'assistenza. Il nuotatore padovano Francesco Bettella - campione del mondo nei 50 metri dorso, atleta tetraplegico prevalentemente stileliberista e dorsista di livello internazionale tesserato con l'associazione sportiva Civitas Vitae Sport Education di Padova - ha raggiunto un traguardo eccezionale: coadiuvato dal WHi Team dello Ias Lab del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Padova ha guadagnato la medaglia d'oro alla BCI Race del Cybathlon BCI Series di Graz. Il Cybathlon è il primo campionato internazionale di Neurorobotica dove atleti con disabilità motorie si sfidano in sei discipline coadiuvati da avanzate tecnologie assistive. Nello speficio, nella disciplina della BCI Race i piloti in competizione utilizzano i propri segnali cerebrali per controllare un avatar tramite un sistema di brain-computer interface (BCI).
Il sistema acquisisce l'elettroencefalogramma del pilota e lo traduce in tre diversi comandi per far girare l'avatar a destra, a sinistra o per accendere le luci. Il pilota deve inviare il comando corretto a seconda del punto della pista in cui si trova per far accelerare l'avatar, guadagnando metri rispetto agli avversari, altrimenti viene penalizzato. Durante le qualificazioni Francesco ha ottenuto i migliori tempi, riuscendo a completare il percorso con un vantaggio di quasi un minuto rispetto alle altre squadre. In finale si è ripetuto, distanziando il secondo di 46 secondi e stabilendo il record della pista in 183 secondi. Lo straordinario risultato è merito di Bettella e dell'approccio utilizzato dal WHi Team, che ha puntato sull'ottimizzazione dell'interazione fra uomo e macchina. Il gruppo ha seguito l'idea di mutuallearning, cioè il mutuo adattamento dell'essere umano e del sistema artificiale (in questo caso il decodificatore dei segnali cerebrali) per ottenere un sistema simbiotico in grado di garantire alte prestazioni e stabilità.
Il WHi Team, composto oltre che da Francesco Bettella in qualità di pilota, dai membri dello IAS-Lab Luca Tonin, Gloria Beraldo, Stefano Tortora e Emanuele Menegatti, ha gareggiato con squadre provenienti da tutto il mondo. «E' una tecnologia per certi versi fantascientifica, poter riuscire a captare, decondificare le onde cerebrali di persone con disabilità - spiega Luca Tonin, team-leader - e tradurle in comandi per attuatori esterni che possono essere dei robot o delle sedie a rotelle, o in questo caso delle applicazioni a computer, può essere rivoluzionario. Questo, che è stato il primo campionato di robotica, dà la possibilità di far uscire queste incredibili tecnologie dal laboratorio, farle conoscere al pubblico ma soprattutto testarle nella vita di tutti i giorni, anche in condizioni stressanti o competitive». Il team ha creato il sistema che riconosce le intenzioni dell'utente tramite le onde cerebrali, vale a dire il sistema di interfaccia tra il cervello e la macchina, per acquisire la onde cerebrali di Francesco, decodificarle e inviare dei comandi all'avatar virtuale, una macchina che si è mossa lungo una pista. Le competenze di nuotatore di Bettella non c'entravano ma lui ha dato il meglio di sé, affermandosi sugli altri piloti e ottentendo i risultati migliori. Il WHi Team è ora pronto a riprendere gli allenamenti in vista dell'evento Cybathlon 2020 che si terrà a Zurigo in Svizzera.
Federica Cappellato
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