Solidarietà in bicicletta alle missioni della Bolivia

Domenica 13 Gennaio 2019
L'AVVENTURA
PADOVA «Il Salar de Uyuni con la sua magia, i vulcani con le loro vette cromatiche che si elevano su deserti aridi ma affascinanti, le lagune Colorada, Verde e Bianca con le loro straordinarie colorazioni, la misteriosa foresta amazzonica boliviana occidentale ed orientale, Rurrenabaque ingresso del Parque Madidi raggiunto con 9 ore di canoa, il lago Titicaca con i suoi splendidi panorami, La Paz, la città più alta del mondo con le sue contraddizioni in un girone infernale di favelas di pietra rossa sono solo la sintesi delle emozioni che abbiamo vissuto in un viaggio che ci ha rubato tante energie fisiche ma che ha arricchito i nostri animi di affetto, simpatia e spirito di solidarietà per la popolazione andina della quale ci siamo innamorati. La visita alle quattro missioni, ha costituito, come previsto, il leit motiv del viaggio boliviano».
A parlare è Adriano Schiavon, anima del progetto Sole 2001 che porta periodicamente aiuti e solidarietà in Bolivia. L'abbrivio al progetto - l'ultimo viaggio solidale pochi mesi fa - lo danno tre coppie, come si definiscono loro, over 60 (Adriano ed Enza Schiavon, Antonio e Franca Tosato, Dino e Gabriella Tosato) che nel giugno 2001 hanno organizzato un viaggio in Bolivia che conteneva nel suo programma la percorrenza in bici di alcuni mitici percorsi quali il Salar de Uyuni, la discesa Cumbre-Coroico, l'attraversamento di parte del Deserto de Atacama e la scalata del vulcano Licancabur. «Gli obiettivi sportivi, tutti raggiunti, hanno dato spazio anche alla visita di questo affascinante Paese e ci hanno consentito di visitare alcune missioni gestite da suore italiane - spiegano - che svolgono una straordinaria attività di carattere sociale e solidaristico paragonabile, da un punto di vista organizzativo, a vere e proprie aziende. Gestiscono orfanotrofi, scuole elementari, refettori pubblici, lavori per le ragazze madri, ambulatori medici, costruzione di piccole infrastrutture e molto altro. Sono donne stupende che ci hanno ammaliato e fatto nascere in tutti noi il virus della solidarietà».
F.Capp.
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