Sindaci in rivolta: «Padova ci renda i milioni spesi per avere il bus»

Sabato 26 Maggio 2018
LO SCONTRO
PADOVA Scontro sul trasporto pubblico fra Padova e i comuni contermini con un vertice a Palazzo Moroni fra il sindaco Sergio Giordani, il vice Arturo Lorenzoni, i sindaci dei Comuni della cintura urbana che usufruiscono delle tratte extraurbane effettuate con i mezzi di Busitalia, Mauro Menegazzo dirigente responsabile del Servizio trasporto pubblico locale, Andrea Ragona presidente di Busitalia ed il presidente della Provincia, Enoch Soranzo. Tema della riunione le tratte extraurbane oggetto, dall'inizio degli anni 2000, di una convenzione stipulata dal comune di Padova singolarmente con ognuno dei comuni contermini, e rinnovata di anno in anno, per allungare oltre i confini comunali la linea dell'autobus come, ad esempio, ad Albignasego, Ponte San Nicolò, Rubano, Selvazzano o Vigodarzere.
I VERSAMENTI
Da allora, ogni anno i Comuni hanno versato nelle casse di Aps prima e Busitalia oggi, centinaia di migliaia di euro per pagare i percorsi degli autobus cittadini sul loro territorio comunale, i cosiddetti servizi aggiuntivi. La cifra annuale globale sostenuta dai Comuni contermini supera il milione e mezzo di euro l'anno, circa 30 fino ad oggi. Denaro che, ad un certo punto in quanto dovuto all'azienda di trasporti non transitava più dall'amministrazione cittadina ma veniva direttamente erogato ad Aps e poi a Busitalia.
La situazione è emersa quando, dopo l'emanazione del bando di gara, scadenza 21 giugno prossimo, per l'assegnazione del servizio di trasporto pubblico che non riporta spese a carico dei Comuni, uno dei sindaci della cintura ha interpellato la Regione chiedendo esplicitamente se le tratte extraurbane delle linee BusItalia sul proprio territorio fossero sostenute economicamente dalla Regione ed in che misura.
LA SVOLTA
Raggelante la risposta: il costo dei chilometri percorsi dagli autobus una volta varcato il confine di Padova sono per il 75% a carico della Regione e per il rimanente 25% vengono coperte dal prezzo del biglietto. Utilizzando un autobus entro i confini comunale di Padova infatti il biglietto da utilizzare costa 1,30 euro mentre se si vuole scendere oltre il confine il biglietto ha un prezzo maggiore ma la tratta percorsa fuori dal comune di Padova non è considerata servizio aggiuntivo ma normale linea di autobus come quelle che hanno il capolinea in uno dei quartieri cittadini. Dunque il monte di 30 milioni versato finora dai comuni è illegittimo pure se l'azione figurava anche nel contratto di fusione Aps-Busitalia.
IL RIFIUTO
Nel corso degli anni si sono ripetute petizioni ai diversi sindaci nei quali i residenti chiedevano il prolungamento delle linee urbane affinché il territorio fosse meglio servito ma le risposte dei primi cittadini sono sempre state negative in quanto i bilanci comunali non potevano sopportare ulteriori aggravi di spesa per aumentare la percorrenza degli autobus. La notizia ha portato i sindaci a rifiutarsi di versare, in pratica pagare una seconda volta il chilometraggio già coperto dalla Regione, relativo al 2017.
Sembra che dal turbolento incontro a Palazzo Moroni sia scaturita la volontà di alcuni di versare quanto richiesto ma con riserva in modo da poter chiedere la restituzione di anni di versamenti, mentre qualche altro sindaco si sarebbe schierato su posizioni più rigide rifiutandosi di pagare da subito, reclamando il rimborso.
Luisa Morbiato
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