SICUREZZA
PADOVA Vigili di quartiere, sedi della Polizia municipale aperte tutta la settimana, nuove telecamere a guardia della città. Un 2018 all'insegna dell'intensificazione delle misure per aumentare la sicurezza in città. È questo quanto è emerso nella riunione della commissione Sicurezza che i è tenuta ieri a palazzo Moroni, a cui ha partecipato anche il sindaco Sergio Giordani. Il presidente dell'organismo Luigi Tarzia spiega: «In questi mesi sono stati messi in campo progetti importanti che si concretizzeranno già l'anno prossimo. Ho notato con piacere che anche l'opposizione su questi temi in commissione ha adottato un atteggiamento collaborativo».
Sulla questione ieri è intervenuto anche Gianni Berno: «Fa piacere apprendere che nei prossimi mesi verrà attivato il servizio dei vigili di quartiere spiega il capogruppo del Pd - è un servizio per il quale c'era molta attesa tra i cittadini e che abbiamo inserito nel programma del sindaco Giordani. Un'iniziativa rafforzata con un voto in consiglio comunale lo scorso 25 settembre a una mozione che ho presentato a nome del gruppo Pd e votata da tutta la maggioranza».
«Più che di propaganda sulla sicurezza, c'è bisogno di fornire risposte concrete ai problemi dei cittadini e questa è una risposta vera che inciderà sulla vivibilità delle famiglie nei quartieri della nostra città» aggiunge.
«Un altro tema che ho sollevato in commissione è la comunicazione capillare alla popolazione, cioè il come segnalare problemi connessi alla sicurezza, come, per esempio, un l'atto vandalico, qualche situazione sospetta, episodi di spaccio o prostituzione, una situazione di abbandono che può comportare rischi o degrado conclude Berno - servono strumenti semplici come un'app o un numero telefonico con Whatsapp dove alcuni operatori prendano in carico la segnalazione e smistino al referente più adeguato. Esiste già qualche strumento? Si tratta di rendere edotti tutti i cittadini con un'azione capillare. Dopo tanta propaganda sterile sulla sicurezza oggi cominciamo a vedere azioni concrete rivolte anche a quartieri che per tre anni sono stati letteralmente abbandonati».
Durante l'incontro in commissione è stato poi annunciato che, entro i primi mesi del 2018, la nuova sede della Polizia municipale di via Aspetti all'Arcella rimarrà aperta non più solamente due giorni, ma l'intera settimana. Operativa per tutta la settimana, anche se non aperta al pubblico sarà anche la sede di via Guasti alla Guizza. A gennaio dovrebbe, infine, iniziare l'installazione delle nuove telecamere deliberate dall'amministrazione. «Siamo coscienti che le telecamere non sono la soluzione, ma sicuramente un deterrente per i male intenzionati, un po' di più di tranquillità per i cittadini e un aiuto importante per le indagini commenta, infine, il consigliere Dem Nereo Tiso - A questo si aggiunge l'opportunità di installare questi dispositivi, in base alle esigenze, anche presso i cimiteri della periferia. Luoghi che non devono essere abbandonati. Ma il lavoro più difficile è la prevenzione anche e soprattutto attraverso l'educazione: non possiamo farne a meno».
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA Vigili di quartiere, sedi della Polizia municipale aperte tutta la settimana, nuove telecamere a guardia della città. Un 2018 all'insegna dell'intensificazione delle misure per aumentare la sicurezza in città. È questo quanto è emerso nella riunione della commissione Sicurezza che i è tenuta ieri a palazzo Moroni, a cui ha partecipato anche il sindaco Sergio Giordani. Il presidente dell'organismo Luigi Tarzia spiega: «In questi mesi sono stati messi in campo progetti importanti che si concretizzeranno già l'anno prossimo. Ho notato con piacere che anche l'opposizione su questi temi in commissione ha adottato un atteggiamento collaborativo».
Sulla questione ieri è intervenuto anche Gianni Berno: «Fa piacere apprendere che nei prossimi mesi verrà attivato il servizio dei vigili di quartiere spiega il capogruppo del Pd - è un servizio per il quale c'era molta attesa tra i cittadini e che abbiamo inserito nel programma del sindaco Giordani. Un'iniziativa rafforzata con un voto in consiglio comunale lo scorso 25 settembre a una mozione che ho presentato a nome del gruppo Pd e votata da tutta la maggioranza».
«Più che di propaganda sulla sicurezza, c'è bisogno di fornire risposte concrete ai problemi dei cittadini e questa è una risposta vera che inciderà sulla vivibilità delle famiglie nei quartieri della nostra città» aggiunge.
«Un altro tema che ho sollevato in commissione è la comunicazione capillare alla popolazione, cioè il come segnalare problemi connessi alla sicurezza, come, per esempio, un l'atto vandalico, qualche situazione sospetta, episodi di spaccio o prostituzione, una situazione di abbandono che può comportare rischi o degrado conclude Berno - servono strumenti semplici come un'app o un numero telefonico con Whatsapp dove alcuni operatori prendano in carico la segnalazione e smistino al referente più adeguato. Esiste già qualche strumento? Si tratta di rendere edotti tutti i cittadini con un'azione capillare. Dopo tanta propaganda sterile sulla sicurezza oggi cominciamo a vedere azioni concrete rivolte anche a quartieri che per tre anni sono stati letteralmente abbandonati».
Durante l'incontro in commissione è stato poi annunciato che, entro i primi mesi del 2018, la nuova sede della Polizia municipale di via Aspetti all'Arcella rimarrà aperta non più solamente due giorni, ma l'intera settimana. Operativa per tutta la settimana, anche se non aperta al pubblico sarà anche la sede di via Guasti alla Guizza. A gennaio dovrebbe, infine, iniziare l'installazione delle nuove telecamere deliberate dall'amministrazione. «Siamo coscienti che le telecamere non sono la soluzione, ma sicuramente un deterrente per i male intenzionati, un po' di più di tranquillità per i cittadini e un aiuto importante per le indagini commenta, infine, il consigliere Dem Nereo Tiso - A questo si aggiunge l'opportunità di installare questi dispositivi, in base alle esigenze, anche presso i cimiteri della periferia. Luoghi che non devono essere abbandonati. Ma il lavoro più difficile è la prevenzione anche e soprattutto attraverso l'educazione: non possiamo farne a meno».
Alberto Rodighiero
