Si perdono Boschetti e Insurrezione Con Sarpi e Prandina si sale di 1.720

Lunedì 13 Gennaio 2020
Si perdono Boschetti e Insurrezione Con Sarpi e Prandina si sale di 1.720
IL FUTURO
PADOVA Acquisti e cessioni. La mappa dei parcheggi della città è destinata a mutare in profondità il prossimo anno. E saranno contenti i commercianti che da sempre chiedono maggiori spazi per far vivere il centro. Una richiesta che in un certo senso va a braccetto con quella dei cittadini che in un recente sondaggio hanno espresso chiaramente, all'87 per cento insomma, la volontà di avere un centro storico libero dalle auto e un'estensione delle aree pedonalizzate.
Per fare questo bisogna prima creare degli spazi a raggera intorno al centro storico ancora più necessari nel momento in cui si perdono posti. E quest'anno di posti se ne sono persi abbastanza. Gli ultimi sono quelli del Boschetti, 250, da oggi destinato a Parco Tito Livio. Mentre entro l'anno con l'apertura della Prandina spariranno i 126 di piazza Insurrezione e i 112 delle vie limitrofe più i 40 di corso Milano già decaduti per il restringimento (nel grafico -278). Senza contare che con piazza Insurrezione vuota, tutta la direttrice che dalle porte Contarine porta fino a lì dovrà essere ripensata.
Come reagisce l'amministrazione? Intanto ha aperto l'àncora di salvataggio all'Ex Ifip, davanti alla Chiesa della Pace in un terreno privato convenzionato con Aps per 300 posti auto. Serve per tamponare ma visto come va il mercato immobiliare quell'area sembra destinata a rimanere incolta ancora per molto tempo. In teoria però lì vicino esistono numerosi parcheggi di supporto, spesso non interamente occupati. La vera rivoluzione secondo l'assessore Lorenzoni accadrà con il multipiano Sarpi affidato all'iniziativa privata in project con il Comune. Quattro piani, 1.100 posti con una struttura che ingloberebbe anche i 300 posti del garage S. Marco. Tempo di realizzazione due anni. Sarebbe un tempio della sosta, con la possibilità di arrivare in centro con navette senza autista e quella di vedersi recapitare la spesa fatta nelle piazze o nei negozi per non restare con le borse pesanti in mano.
Insomma fra una cosa e l'altra saranno 2.250 i posti in più da qui entro due anni, anche se la perdite (Insurrezione e vie limitrofe, corso Milano, piazzale Boschetti) ovvero 530 posti ridurranno il bilancio a un più 1.720 posti auto. Che sono sempre il 20 per cento in più dei posti attualmente in struttura. Una dotazione che arriverebbe a 7.310 posti. Ma non sarebbe l'unica. A questa somma bisogna aggiungere il numero di parcheggi in strisce blu (quelle con i parcometri) che sono 3.180 secondo i dati di Aps. E infine i parcheggi gratuiti, le strisce bianche, che per legge dovrebbero essere equivalenti, con le dovute eccezioni: la vicinanza a una zona ztl, ad un'area pedonale e al centro storico. Quantomeno però altri 3mila posti, totale 13.532 posti.
Tanti o pochi? Per una città che ha 590 auto ogni mille abitanti e che riceve 120mila ingressi al giorno ancora una miseria. Se ci aggiungiamo anche i 9.700 pass residenti del centro storico e poi gli oltre 23mila per i due garage dentro le mura e i 7mila per gli alberghi e altre migliaia per cantieri e ambulatori arriviamo a 50 mila permessi temporanei ogni anno. Si capisce così in quale morsa sia tenuta la città.
M.G.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci